Qualche settimana fa, alcuni commissari tecnici – tra cui Roberto Martínez e Roberto Mancini, rispettivamente alla guida del Belgio e dell’Italia – avevano sollecitato uno storico cambiamento per gli imminenti Campionati Europei: vista l’emergenza sanitaria ancora in corso, secondo loro la Uefa avrebbe potuto e dovuto aumentare il numero di giocatori convocabili per la fase finale. La Confederazione europea ha deciso di ascoltare le richieste dei ct, e ha confermato che tutte le 24 squadre che si sono qualificate agli Europei potranno convocare – e quindi mandare in campo – 26 giocatori, tre in più rispetto ai canonici 23. Per ogni partita, però, il numero di giocatori che potranno andare in campo resterà invariato: undici titolari, ovviamente, più dodici panchinari; i tre esclusi andranno quindi in tribuna. Era dal Mondiale di Giappone/Corea 2002 che le liste per le grandi competizioni internazionali non venivano allargate: fino a Euro 2000 e alla Copa América 2001, i selezionatori hanno potuto stilare una lista composta da 22 giocatori.
Non è l’unica novità annunciata dalla Uefa in vista degli Europei, che inizieranno l’11 giugno con la sfida tra Italia e Turchia, all’Olimpico di Roma. Per salvaguardare la sicurezza di giocatori e addetti ai lavori nonostante l’emergenza sanitaria, è stato predisposto un protocollo ad hoc in caso di contagio da Covid-19, che sarà equiparato a un infortunio grave. Fino all’inizio della prima partita, i ct potranno sostituire un numero illimitato di giocatori in caso di infortunio e/o di riscontrata positività al virus. Nel caso in cui la positività venisse riscontrata nel corso del torneo, cioè dopo lo svolgimento della prima partita, le squadre andranno in campo fin quando la decisione di un’autorità nazionale/locale competente non ridurrà la rosa sotto i 13 giocatori. Quindi, se una Nazionale potrà schierare almeno dodici giocatori di movimento, più un portiere, sarà obbligata a disputare la partita successiva. Altrimenti, la Uefa potrà decidere riprogrammare la partita entro 48 ore, spostando eventualmente anche la sede di gara. Se invece il match non potesse essere riprogrammato, la Commissione Uefa avrà la facoltà di assegnare il 3-0 a tavolino alla Nazionale avversaria.
Un’altra novità interessante e significativa riguarda i portieri. Se uno o più portieri di una Nazionale dovessero risultare infortunati nel corso del torneo, quindi pure in caso di riscontrata positività al Covid-19, il commissario tecnico potrà sostituirlo. È una regola che varrà anche nel caso in cui saranno disponibili gli altri due portieri inseriti nella lista definitiva dei 26. Quindi, in pratica, i selezionatori potranno contare su un numero illimitato di sostituzioni per i portieri, ovviamente in caso di indisponibilità a scendere in campo. Infine, sono state annunciate delle nuove regole anche riguardo agli ufficiali di gara: se un componente della squadra arbitrale dovesse infortunarsi o risultare positivo al Coronavirus, la Uefa avrà la facoltà di sostituirlo, e potrà farlo pescando anche dalle liste delle Federazioni coinvolte in quella partita, oppure al di fuori dalla lista Fifa. Praticamente, in caso d’emergenza, una partita dell’Italia potrebbe essere diretta anche da un arbitro italiano. Ma è evidente che si tratterà di un’extrema ratio.