Haaland e Sancho hanno bullizzato il Lipsia nella finale di Coppa di Germania

Due gol a testa, frutto delle loro incredibili qualità, che hanno portato il Borussia Dortmund a vincere il trofeo.

La finale di Coppa di Germania tra Borussia Dortmund e Lipsia prometteva grande spettacolo. E non poteva essere altrimenti, vista la qualità delle squadre e dei giocatori che sarebbero scesi in campo all’Olympiastadion di Berlino. La partita non ha deluso le attese, soprattutto per merito del BvB, che al termine del primo tempo era già avanti di tre gol e poi ha chiuso la gara sul 4-1 finale. Per la squadra di Terzic, sono andati a segno i due uomini più attesi e rappresentativi: Jadon Sancho ed Erling Haaland hanno realizzto entrambi due gol, che tra l’altro gli ha permesso di battere un vecchio record di precocità fissato da Gerd Müller nel 1967, quando aveva 21 anni e 219 giorni e divenne il più giovane calciatore a segnare una doppietta in finale di DFB Pokal; prima Sancho e poi Haaland – entrambi classe 2000, solo che il norvegese è nato a luglio, mentre l’inglese a marzo – hanno aggiornato il primato. Per il Lipsia, il gol del momentaneo 1-3 è stato siglato da un altro grande talento giovane, lo spagnolo Dani Olmo.

Bisogna andare oltre le statistiche, anche se sono così significative, per comprendere davvero la forza di Sancho e Haaland. Bisogna guardare le immagini dei loro gol, delle vere e proprie prodezze che hanno bullizzato gli avversari. Ad aprire le danze è stato l’attaccante inglese, schierato da seconda punta accanto a Haaland: al minuto numero 5′, l’ex del Manchester City ha ricevuto palla da Dahoud, dopo un’azione in verticale condotta da Reus e Haaland, e poi ha disegnato un bellissimo destro a giro sul secondo palo. Un tiro davvero imprendibile per Gulacsi, portiere ungherese del Lipsia.

Dopo essere andato sotto, il Lipsia ha cercato di alzare il ritmo del suo gioco, ma il pur netto predominio del possesso – alla fine il dato grezzo ha detto 60% per la squadra di Nagelsmann contro il 40% del BvB – non ha portato alla costruzione di occasioni davvero pericolose. Dall’altra parte del campo, la forza di Haaland ha determinato la situazione esattamente opposta: alla prima palla buona, il centravanti norvegese ha trovato il gol del raddoppio. Nulla di strano, considerando che il suo score stagionale è di 39 reti in 39 partite, se non fosse per la bellezza assoluta dell’azione che ha portato a questa marcatura, frutto di enorme tecnica di base, di resistenza ai contrasti, velocità, intelligenza, furbizia e freddezza sotto porta.

Dopo un altro recupero di palla in zona alta di campo, Reus ha servito Haaland in verticale. Solo che tra l’attaccante norvegese e la porta c’era Dayot Upamecano, uno dei pochi difensori al mondo in grado di reggere il confronto fisico con il centravanti del Dortmund, sia dal punto di vista della forza bruta che della velocità. Questo solo in teoria: ieri, infatti, Haaland si è sbarazzato di lui come un atleta senior si sbarazzerebbe di un ragazzo delle giovanili, allungandosi il pallone dopo un bellissimo controllo a seguire, resistendo al contrasto spalla contro spalla e poi rientrando sul sinistro, col tempo e nel modo giusto per battere Gulacsi in diagonale. Upamecano è finito a terra, è letteralmente rimbalzato addosso a Haaland, umiliato in quelle che sono le sue doti più evidenti: rapidità nello scappare all’indietro e consistenza nel duello fisico individuale. Un gol davvero bellissimo, una pura espressione di dominio da parte dell’attaccante del BvB.

Un’azione da vedere e rivedere

Se il gol di Haaland è stato irridente dal punto di vista fisico, almeno per Upamecano, il secondo di Sancho è stato un puro esercizio di superiorità tecnica. Al termine dell’ennesimo contropiede veloce orchestrato da Reus, il capitano del Dortmund ha potuto servire Sancho a porta spalancata; l’attaccante inglese avrebbe potuto appoggiare facilmente in porta, ma ha preferito alzare il coefficiente di spettacolarità (e di difficoltà) dell’azione con un dribbling su Halstenberg, impegnato in un disperato tentativo di recupero. Per effetto della giocata di Sancho, il difensore del Lipsia si è letteralmente sdraiato sul terreno di gioco, in un modo forse ancora più umiliante rispetto a quello di Upamecano pochi minuti prima. Tre a zero all’intervallo, partita finita.

Anche questo gol sembra tratto da una partita tra una squadra senior e una di ragazzini

Il Lipsia, in realtà, non ha giocato così male. Anzi, tutti gli indicatori statistici “classici” (tiri tentati, passaggi, ecc.) sono risultati a favore della squadra di Nagelsmann. Per questo il gol di Dani Olmo, arrivato grazie a un bel tiro di sinistro da fuori area, è stato del tutto meritato. Solo che però il Dortmund ha Sancho e Haaland, che a tre minuti dalla fine hanno mostrato di possedere tutta la forza necessaria per condurre l’ennesimo contropiede, per scambiarsi l’ennesimo pallone al limite dell’area, per trovare l’ennesima conclusione. Il tiro dell’attaccante norvegese è venuto fuori in modo davvero brutto, praticamente il pallone è stato colpito col piede sinistro e poi ha sbattuto sul destro, ma proprio questa imperfezione ha reso imparabile la conclusione.

Per entrambi, cioè sia per Sancho che per Haaland, la Coppa di Germania è il primo trofeo vero conquistato col BvB – in realtà Sancho ha vinto anche la Supercoppa di Germania nel 2019, pochi mesi prima che Haaland si trasferisse a Dortmund dal Salisburgo, ma ovviamente al termine di una gara secca contro il Bayern. Secondo il giornale tedesco Kicker, «Sancho si è dimostrato un giocatore davvero maturo», mentre Haaland «ha incarnato la forza della natura nella tempesta perfetta del Dortmund». È probabile che il calciomercato ormai alle porte separi questa coppia così giovane e devastante, ma in realtà c’è ancora qualche speranza: se il Borussia dovesse qualificarsi alla Champions League – ai gialloneri servono due vittorie nelle ultime due gare di Bundes contro Mainz e Leverkusen – potrebbe avere la forza economica per resistere alle offerte che arriveranno per i suoi due gioielli. In ogni caso sarà un’impresa complicata, perché le proposte in arrivo saranno economicamente gigantesche quindi anche molto difficili da rifiutare, questo è garantito.