La Serie A è il terzo campionato per numero di giocatori convocati agli Europei

Solo Premier League e Bundesliga ne forniranno di più.
di Redazione Undici 04 Giugno 2021 alle 16:48

Lo sappiamo: la Serie A italiana non brilla più come negli anni Ottanta o Novanta del secolo scorso, e da tempo è considerata una lega inferiore alla Premier League, e forse anche a Liga e Bundesliga. La mappa dei giocatori convocati per gli Europei 2020, però, ci restituisce sensazioni leggermente diverse: il massimo campionato italiano è infatti al terzo posto nella classifica di quelli che forniscono più giocatori alle Nazionali qualificate. Sono 72, molti di meno rispetto all’inarrivabile Premier League (122) e alla Bundesliga (89), ma molti di più rispetto alla Liga (39) e a tutti gli altri campionati. La Ligue 1, per esempio, mette insieme solo 29 calciatori convocati ed è addirittura sesta dietro la Russian Premier League (32) e la Championship, lega di secondo livello della piramide inglese (30). In questo thread su Twitter c’è la lista completa.

Scendendo nel dettaglio dei club, quelli italiani più rappresentati sono la Juventus (12, di cui 4 nella Nazionale di Mancini), l’Atalanta (9, di cui 2 nell’Italia), l’Inter (9, di cui 3 nell’Italia), la Roma (8 giocatori, di cui 3 nell’Italia) e il Napoli (8, di cui 3 nell’Italia). Sono cifre importanti, non così distanti dalle prime squadre di questa speciale classifica: Chelsea (15), Manchester City (15), Bayern Monaco (14) e poi Dynamo Kiev (11), Manchester United (11), Borussia Dortmund (10), Borussia Mönchengladbach (10), Liverpool (9) e Lipsia (9). Spicca in queste prime posizioni l’assenza delle big spagnole: il Barcellona arriva a 8, mentre il Real Madrid paga il fatto di non aver fornito giocatori alla Nazionale spagnola per la prima volta nella storia di Mondiali ed Europei, e perciò si “ferma” a quota 6. Uno in meno rispetto all’Atlético Madrid campione della Liga

Le altre squadre di Serie A rappresentate sono: Sassuolo (6, di cui 3 nell’Italia), Milan (5, di cui uno nell’Italia), Sampdoria (4, tutti stranieri), Torino (4, di cui 2 nell’Italia), Bologna (3, tutti stranieri), Genoa (2, entrambi stranieri), Lazio (2, entrambi nell’Italia), Parma (2, entrambi stranieri), Hellas Verona (2, entrambi stranieri), Benevento (uno, ovvero Kamil Glik della Polonia) e Udinese (uno, ovvero Jens Stryger Larsen della Danimarca). Ma non è finita qui per l’Italia: dopo la Championship, infatti, la Serie B è il miglior campionato di seconda divisione per numero di giocatori convocati. Sono 4: due giocano nel Brescia (il finlandese Joronen e il ceco Mateju), uno gioca nel Chievo (il finlandese Vaisanen) e un altro nel Lecce (il macedone Nikolov). Ultima curiosità: nell’elenco delle varie leghe, ci sono anche tre campionati extraeuropei: MLS, Chinese Super League e J-League. Il massimo campionato americano fornisce 6 giocatori a questi Europei, quello cinese 3, mentre quello giapponese arriva a uno: si tratta di Thomas Vermaelen, difensore centrale belga che in questo momento è sotto contratto con il Vissel Kobe, la squadra di Andrés Iniesta.

>

Leggi anche

Calcio
Lo stadio del Tottenham è una fonte di introiti che non si esaurisce mai, e il calcio c’entra fino a un certo punto
Un'autentica miniera d'oro nel cuore di Londra, anche e soprattutto quando non giocano gli Spurs.
di Redazione Undici
Calcio
Curaçao ai Mondiali è un’impresa che arriva da lontano, un progetto che va avanti da anni
La Nazionale caraibica, che rappresenterà il Paese più piccolo nella storia della Coppa del Mondo, è stata costruita pezzo per pezzo, con fantasia e coraggio.
di Emanuele Giulianelli
Calcio
Scott McTominay adesso è un eroe per un intero Paese, la Scozia, dopo esserlo diventato a Napoli
Un eurogol anche nel match che ha riportato la sua Nazionale ai Mondiali: per il centrocampista di Conte è l'apice di un'annata eccezionale.
di Redazione Undici
Calcio
Haiti si è qualificata ai Mondiali nonostante il suo allenatore non abbia mai messo piede nel Paese
Dilaniato dalla guerra civile dal 2021, il Paese caraibico rivedrà la sua Nazionale al Mondiale dopo 52 anni. Un trionfo di dolore e speranza, firmato da una squadra che per gran parte non ha mai nemmeno visto la terra e il popolo che rappresenterà.
di Redazione Undici