Il ct della Spagna, Luis Enrique, ha ufficializzato la lista dei convocati per gli Europei 2020, che cominceranno tra poco più di due settimane. L’ex tecnico del Barcellona ha fatto una scelta storica, rivoluzionaria: per la prima volta nella storia, la Roja affronterà una grande competizione internazionale (Europei o Mondiali) senza avere in rosa uno o più giocatori del Real Madrid. Luis Enrique, infatti, ha convocato i seguenti calciatori: Unai Simón (Athletic), David de Gea (Manchester United), Robert Sáchez (Brighton); José Gaya (Valencia), Jordi Alba (Barcellona), Pau Torres (Villarreal), Aymeric Laporte (Manchester City), Eric García (Manchester City), Diego Llorente (Leeds United), César Azpilicueta (Chelsea); Sergi Busquets (Barcellona), Rodri (Manchester City), Pedri (Barcellona), Thiago Alcántara (Liverpool), Koke (Atlético Madrid), Fabián Ruiz (Napoli), Marcos Llorente (Atlético Madrid); Dani Olmo (Lipsia), Oyarzabal (Real Sociedad), Morata (Juventus), Gerard Moreno (Villarreal), Ferrán Torres (Manchester City), Adama Traoré (Wolverhampton), Sarabia (Psg).
Luis Enrique ha escluso Sergio Ramos, che così salterà la prima competizione internazionale dai Mondiali 2006: secondo il ct, il difensore e capitano del Real Madrid e della stessa Nazionale spagnola «non gioca da gennaio e quindi è in cattive condizioni». Oltre a Ramos, il tecnico ha deciso di rinunciare anche a Dani Carvajal (anche lui reduce da una stagione costellata di infortuni), Nacho, Asensio, Odriozola, Isco e Lucas Vázquez, tutti giocatori che avevano già giocato con la Nazionale – anche se alcuni di questi erano da tempo fuori dalle convocazioni. Paradossale che anche il Barcellona e l’Atlético Madrid abbiano portato pochissimi giocatori nella rosa della Roja: il club catalano è rappresentato solo da Pedri e dagli eterni Busquets e Jordi Alba, l’Atlético campione di Spagna da Koke e Llorente. Gli altri 19 giocatori arrivano soprattutto dall’estero e in particolare dalla Premier League: quattro dal Manchester City, uno da Liverpool, Manchester United, Wolverhampton, Leeds United e Brighton.
Come detto, non era mai accaduto che il Real Madrid non fosse rappresentato da nessun giocatore spagnolo agli Europei o ai Mondiali. Nell’esordio della Roja al torneo iridato, nell’anno 1934, c’erano cinque giocatori del Real; alla Coppa del Mondo 1950 ce n’era uno, nel 1962 erano sette; per gli Europei vinti nel 1964, il ct Villalonga convocò quattro giocatori del Real, mentre ai Mondiali di due anni dopo arrivò fino a sei; ai Mondiali del 1978 la Spagna si presentò con cinque calciatori merengue, agli Europei 1980 furono tre; per i Mondiali casalinghi del 1982, il ct José Santamaría (mito del Real anni Cinquanta) chiamò cinque giocatori della sua ex squadra; erano quattro agli Europei 1984 e sette ai Mondiali 1986, mentre agli Europei 1988 il ct Muñoz (altro uomo simbolo del Real) infranse tutti i record, convocando otto giocatori del Madrid; per Italia 90, il nuovo allenatore Luis Suárez inserì in lista sei giocatori del Real Madrid, che scesero a tre per i Mondiali del 1994; agli Europei del 1996, la Spagna di Clemente si presentò con cinque giocatori del Real, che diventarono quattro per i successivi Mondiali, nel 1998; nel 2000, Camacho convocò cinque giocatori del Madrid, lo stesso numero dei Mondiali in Giappone e Corea del 2002; nel 2004 e nel 2006 c’erano quattro giocatori del Real nella Roja; il trionfo agli Europei del 2008 fu firmato da Casillas e Sergio Ramos, unici convocati merengue, mentre ai Mondiali 2010 c’erano anche Albiol, Xabi Alonso e Arbeloa, gli stessi giocatori convocati pure per Euro 2012; nel 2014, Del Bosque convocò Casillas, Xabi Alonso e Sergio Ramos, mentre due anni dopo si limitò a convocare solo Ramos e Lucas Vázquez. Siamo arrivati ai Mondiali 2018, per cui Lopetegui (poi sostituito da Hierro prima della gara d’esordio) chiamò Carvajal, Nacho, Lucas Vázquez, Isco e Asensio, oltre a Sergio Ramos: proprio i calciatori che Luis Enrique ha deciso di fare fuori dalla sua lista definitiva per gli Europei.