La Red Bull si sta prendendo anche il campionato brasiliano

Il Bragantino, alla sua seconda stagione in Serie A dopo la rifondazione, è imbattuto e primo in classifica.

Siamo nell’era calcistica delle multiproprietà, come dimostra il grande successo del City Football Group: ai grandi – e ripetuti – successi domestici, il Manchester City ha aggiunto la prima finale di Champions League della sua storia, che non è un titolo vero e proprio ma è comunque un enorme segnale di crescita; il Mumbai City (in India) e il Melbourne City (Australia) hanno vinto i loro primi titoli nazionali, mentre il Montevideo City Torque è diventato una realtà importante della Primera División uruguaiana (in questo momento è al quinto posto in classifica). Come e prima del City Football Group, anche le squadre della scuderia Red Bull hanno raccolto grandi risultati: il Lipsia non ha ancora vinto la Bundesliga, ma ha raggiunto la semifinale di Champions League e da anni è stabilmente dietro al Bayern Monaco, dominatore incontrastato – e incontrastabile – del campionato tedesco; in Austria, invece, il Salisburgo ha fatto il vuoto dietro di sé, grazie a dodici titoli nazionali vinti dal 2007 a oggi, di cui gli ultimi otto consecutivi. E ora anche i brasiliani del Bragantino hanno iniziato a mettere insieme risultati di grande rilevanza.

Partiamo dalla storia: la Red Bull ha fondato il suo primo club in Brasile – il Red Bull Brasil – nel 2007, e la città prescelta per installare la squadra fu Campinas, nello stato di San Paolo. I risultati di questa operazione, però, hanno tardato ad arrivare: nel 2019, infatti, il Red Bull Brasil non era ancora riuscito a raggiungere la massima divisione nazionale, e così il dipartimento calcistici della Red Bull ha perfezionato l’acquisto delle quote del Bragantino, club di Serie B, trasformando il Red Bull Brasil in una squadra filiale riservata agli Under 23. Anche il Bragantino era ed è espressione di una città dello stato di San Paolo, vale a dire Bragança Paulista. La scelta di concentrare gli investimenti e il know how di Red Bull in questa nuova società si è rivelata esatta: alla prima stagione con la nuova denominazione (Red Bull Bragantino, ovviamente), è arrivata la promozione nel Campeonato Brasileiro Série A, la massima divisione della piramide nazionale. Era dal 1998 che il Bragantino militava nelle serie inferiori. Ma quel trionfo era solo l’inizio: dopo un 2020 di assestamento, condizionato ovviamente anche dalla pandemia (il Bragantino non è andato oltre il decimo posto in classifica, che in ogni caso vale l’accesso ai gironi della Copa Sudamericana), ora la situazione è nettamente migliorata. Il club della Red Bull, infatti, è saldamente primo in classifica ed è l’unica squadra imbattuta del Brasilerão, grazie a sei vittorie e tre pareggi nelle prime nove partite.

Come da tradizione consolidata Red Bull, la squadra è stata costruita sui giovani, ed è stata affidata a un giovane: l’età media della rosa è 23,9 anni, e il tecnico in panchina è il 39enne Maurício Barbieri, che ha chiarissime origini italiane e ha già guidato, tra le altre, il Red Bull Brasil (altra consuetudine nell’universo Red Bull), il Flamengo e il Goiás. Tra i calciatori, spicca il nome di Ytalo – che, con i suoi 33 anni compiuti, è uno dei pochi over della rosa – autore di dieci reti in questa prima parte di stagione, e poi quelli degli esterni Artur e Helhinho, dell’attaccante ecuadoriano Hurtado, del fantasista Claudinho (convocato anche per le Olimpiadi di Tokyo). Quasi inutile aggiungere che il Bragantino pratica un gioco estremamente veloce e ambizioso, non a caso ha il miglior attacco del campionato con 19 gol segnati in nove gare, e che in rosa c’è anche un giocatore di proprietà del Lipsia: si tratta del ventenne terzino Luan Cândido, acquistato dal club tedesco nel 2019 e poi mandato in prestito per continuare il suo percorso di crescita a pochi chilometri da casa. Perché il modello Red Bull, in realtà, punta proprio a fare questo: a scovare e formare talenti in tutte le parti del mondo. Vincere i campionati è una conseguenza di questo approccio virtuoso, basta solo saper aspettare.