Donnarumma è imbattibile quando si va ai rigori

Cinque vittorie su cinque nelle lotterie dopo i supplementari.

Dopo aver deviato fuori dalla porta la conclusione di Bukayo Saka, mentre tutti i compagni attraversavano il campo per sommergerlo in un abbraccio di gioia incontrollata, Gigio Donnarumma camminava senza tradire o esprimere la minima emozione. Certo, da una parte c’era la paura che il Var vanificasse tutto, ma era anche consapevolezza di aver fatto l’ennesima parata decisiva del suo Europeo. Anzi, della sua carriera sui calci di rigore. Sì, perché Donnarumma è un fenomeno quando deve fronteggiare i tiri dal dischetto: ne ha parati 17 su 77 in carriera, considerando sia quelli durante le partite, quindi tra tempi regolamentari e supplementari, sia quelli calciati nelle lotterie dopo il 120esimo minuto. Praticamente, il portiere dell’Italia neutralizza il 22% dei rigori, uno su ogni 4,5 tirati dagli avversari.

È un dato altissimo, che diventa un macigno per chi deve affrontarlo dagli undici metri per decidere l’esito di una partita. Se ne sono accorti i giocatori di Spagna e Inghilterra nella semifinale e nella finale dei Campionati Europei: Donnarumma ha parato le conclusioni di Morata, Sancho e Saka, e ha indotto all’errore Dani Olmo (palla alta sulla traversa) e Rashford (palla sul palo). È così che l’Italia ha vinto la manifestazione, permettendo al suo portiere di essere nominato MVP assoluto. È così che Donnarumma ha mantenuto immacolato il suo score nelle lotterie dei rigori postpartita: cinque partecipazioni per altrettante vittorie, tre con il Milan e due con la Nazionale.

La prima gara vinta da Donnarumma e dalla sua squadra ai rigori è stata la finale della Supercoppa Italiana 2016: la Juventus di Allegri e il Milan di Montella si sfidarono a Doha, il 23 dicembre 2016, e terminarono i 120′ regolamentari sul risultato di 1-1, per effetto dei gol di Chiellini e Bonaventura. Ai rigori, Donnarumma indusse all’errore Mandzukic (palla sulla traversa) e poi deviò il tiro di Dybala grazie a un bell’intervento con la mano di richiamo, appena prima del rigore decisivo di Pasalic. La seconda partita vinta ai rigori con il Milan è stata la semifinale di Coppa Italia 2017/18, in casa della Lazio (0-0 all’andata e stesso risultato al ritorno): il portiere rossonero, in quell’occasione, intercettò i tentativi di trasformazione di Lucas Leiva e di Milinkovic-Savic, e poi portò Luiz Felipe a calciare alto, sopra la traversa, subito prima del rigore decisivo di Romagnoli.

Infine, una delle notti più incredibili della storia (recente e non solo) del Milan: primo ottobre 2020, playoff di Europa League, partita in turno singolo col Rio Ave. La partita termina in maniera rocambolesca sul 2-2, ma poi ai rigori succede qualcosa di quasi paranormale: sia la squadra portoghese che il Milan segnano i primi sette tiri, poi inizia la fiera degli errori. Donnarumma sbaglia la sua conclusione, ma poi sventa il rigore decisivo tirato da Aderlan Santos, con un bel balzo alla sua destra. Prima di Aderlan, avevano sbagliato anche Monte (palo), il portiere Kieszek (tiro altissimo) e Geraldes (altro palo). Insomma, Donnarumma ha parato un solo rigore su dodici tirati dagli avversari, ma anche in quel caso è stato determinante. Era poco meno di dieci mesi fa, e il portiere rossonero era alla terza vittoria su tre alla lotteria dei rigori. Ora è a cinque su cinque, per fortuna della Nazionale italiana.

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