La cerimonia di apertura è, da sempre, uno dei momenti più emozionanti dei Giochi Olimpici. È un modo per entrare in contatto con nazioni e culture che non si conoscono, con volti, abiti, storie che non sempre, purtroppo, possono godere di una vetrina così importante. Proprio per questo, la scelta contenutistica dell’emittente sudcoreana MBC è stata a dir poco condannabile: per ogni delegazione che sfilava allo stadio Olimpico di Tokyo, infatti, i “creativi” di MBC hanno preparato una grafica e/o dei testi stereotipati, legati ai luoghi comuni più semplicistici e banalizzanti. È così che l’Italia è stata presentata con la foto di una pizza, mentre la Norvegia con quella di un salmone; è così che la Romania è stata indicata con un’immagine di Dracula, che Haiti è stato descritto come «uno stato caratterizzato da una situazione politica instabile a causa dell’assassinio del presidente»; è così che il primo rimando scelto per l’Ucraina è stato il disastro nucleare di Chernobyl. Nelle schede di descrizione di tutti i Paesi, inoltre, sono stati inseriti anche i dati relativi al PIL pro capite e al tasso di vaccinazioni.
In realtà, non è la prima volta che MBC commette un errore di questo tipo: già nel 2008, in occasione dei Giochi di Pechino, la televisione sudcoreana utilizzò termini inappropriati per descrivere alcuni Paesi africani, tra cui lo Zimbawe («una nazione in cui c’è un’inflazione mortale») e il Sudan («un Paese dilaniato da una decennale guerra civile»). Anche il giorno prima della cerimonia d’apertura di Tokyo 2020, nel corso della partita di calcio tra Corea del Sud e Romania (fase a gironi del torneo maschile), è stata mandata in sovraimpressione una scritta che ringraziava Marius Marin, giocatore del Pisa e autore dell’autogol che aveva permesso alla Nazionale asiatica di aprire le marcature – la gara è finita 4-0 per la Corea del Sud. Per molti critici, si è trattato di un atto di scherno nei confronti del giocatore rumeno, quindi dell’intera squadra avversaria.
In seguito alle enormi polemiche scoppiate sui social di tutto il mondo, MBC si è scusata ufficialmente, spiegando che le immagini e le parole scelte «servivano a dare un’indicazione immediata ai telespettatori». Park Sung-jae, CEO dell’emittente, ha aggiunto che si è trattato di «un errore imperdonabile» e che «la nostra trasmissione ha danneggiato i valori di amicizia, solidarietà e armonia che da sempre caratterizzano le Olimpiadi». Inoltre, lo stesso Park ha annunciato l’istituzione di un comitato etico e di un sistema di screening sull’adeguatezza dei contenuti che possa evitare altri errori di questo tipo in futuro.