Una rete per far correre l’Italia più veloce

Intervista ad Alberto Calcagno, amministratore delegato Fastweb.

Poche regole, le stesse che valgono per chi si allena: è il principio che guida Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb, nelle scelte aziendali e personali. Lo abbiamo raggiunto alla soglia delle Olimpiadi di Tokyo, competizione più simbolica più che mai, motivo per cui il sostegno ai giovani (e alle donne), oltre al processo di digitalizzazione del Paese, non sono più semplici sfide, ma un vero e proprio cambiamento culturale che riguarda tutti.

Ⓤ: Fastweb è main partner del CONI e dell’Italia Team ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Cosa significa questa partnership?
La partnership con il CONI esprime il sostegno di Fastweb ai valori universali che lo sport rappresenta. Un legame che è stato sempre forte e fondato su una condivisione di valori e di visione allo stesso tempo. Per un’azienda giovane e dinamica come Fastweb, che ha fatto della velocità e della performance uno dei punti di forza, è stato quindi naturale inglobare la cultura e i valori dello sport nel nostro modello aziendale. Supportare il CONI e l’Italia Team alle Olimpiadi di Tokyo è per noi motivo di grande orgoglio perché crediamo fermamente che lo sport olimpico sia anche un mezzo di comunicazione e di educazione dei giovani, un mezzo per creare eccellenza a tutti i livelli.

Ⓤ: Anche la sua storia personale è molto legata allo sport, come racconta nel suo libro Get in the game. La sfida della crescita. Ogni capitolo è localizzato in un luogo e in un tempo ben definiti, come fosse un percorso a tappe verso l’obiettivo finale, ossia la crescita personale. Le Olimpiadi di Tokyo quale tappa rappresentano oggi per lei e l’azienda che guida?
Così come per gli atleti italiani il sogno è rappresentato dalle Olimpiadi, anche Fastweb si impegna con forza e dedizione nel perseguimento di un traguardo ambizioso, espresso da “NeXXt Generation 2025”, il piano con il quale vogliamo fornire a tutte le famiglie e le imprese italiane una copertura omogenea a banda ultralarga a velocità Gigabit con la rete 5G FWA (Fixed Wireless Access) di cui siamo pionieri e tramite rete mobile 5G che stiamo realizzando su tutto il territorio nazionale. Fatte le reti e le autostrade digitali, il secondo obiettivo è portare più cultura, dare le «patenti» per utilizzare al meglio le potenzialità della banda: non significa solo scaricare un film in alta risoluzione su Netfiix ma aiutare imprese e PA a digitalizzarsi.

Ⓤ: Nel suo libro cita, tra gli altri, il velocista Filippo Tortu, oggi tra gli atleti che sostenete, insieme alla squadra nazionale di ginnastica ritmica, le Farfalle, a Simona Quadarella, giovane stella del nuoto azzurro. Quanto è importante sostenere i giovani in un momento storico complesso come quello attuale?

Dobbiamo essere realistici. Quando la pandemia sarà finita, avremo a lungo a che fare con le sue conseguenze. Una sfida fondamentale sarà quella di sostenere i giovani e le donne, i soggetti che più di altri hanno risentito degli effetti della pandemia dal punto di vista dell’occupazione. Importante è favorire la transizione fra scuola e lavoro, dotando le scuole di programmi che permettano agli studenti di acquisire le nuove competenze richieste dal mercato del lavoro, in linea con i loro talenti e le loro aspirazioni. In questo senso, da anni siamo impegnati con la Fastweb Digital Accademy con corsi pratici, gratuiti, aperti a tutti su come sviluppare le competenze digitali di base e avanzate, usare Linkedln per trovare lavoro o fare marketing sui social. L’obiettivo è formare cinquanta mila persone entro il 2025. Dal 2016, anno della sua fondazione, Fastweb Digital Academy ha già formato più di dodicimila persone.

Ⓤ: In un’intervista rilasciata a Undici, Alessia Maurelli dice che «i Giochi non si preparano in un anno: io mi sto preparando dal 2016». E nel suo libro lei dedica molto spazio al tema di una buona preparazione sia fisica che mentale, facendo un parallelismo con ogni percorso professionale. Crede che oggi possa fare la differenza più di prima?

Oggi più che mai, avvicinarsi al lavoro e alla vita quotidiana con una mentalità da atleti è la chiave per affrontare al meglio le sfide che si presentano. Fondamentale è non perdere la concentrazione, dandosi obiettivi realistici e tirando fuori il massimo per raggiungerli, sforzandosi di cambiare mentalità, ritmi di lavoro e di trovare soluzioni nuove. Se non lo si fa, si rischia di rimanere indietro. Poche regole, le stesse che valgono per chi si allena. Sul piano fisico mangiare bene, dormire molto, concedersi delle pause, cambiare la propria routine. Su quello mentale, il più importante: individuare i propri punti di debolezza, concentrarsi sui traguardi alzando ogni giorno un po’ di più l’asticella.

Ⓤ: A che punto siete del vostro percorso di realizzazione di una rete 5G mobile e FWA (Fixed Wirelss Access) per il Paese?

Due progetti in cui crediamo molto e che sono già in fase di realizzazione avanzata. Infatti, nonostante il periodo di difficoltà che ha attraversato l’intero Paese, siamo perfettamente in linea con le previsioni: a giugno abbiamo raggiunto quasi 200 comuni, e arriveremo a 500 entro fine anno, grazie al FWA, una tecnologia che garantisce connessioni medie a 600 Mb/s, molto più semplice da portare, specie in aree meno densamente abitate, e che consentirà così di eliminare una volta per tutte l’Italia a due velocità. Ma avanziamo spediti anche sul fronte delle reti 5G mobili: sono già più di 500 i comuni raggiunti dalla rete di quinta generazione che stiamo realizzando in sinergia con WindTre, reti che avranno anch’esse performance sempre più analoghe a quelle delle reti fisse, e con le quali arriveremo a coprire il 90% della popolazione entro il 2025.

Undici X Fastweb, dal numero 39 della rivista