Una statua di lottatore di sumo avrebbe spaventato i cavalli nelle gare di equitazione

Un omaggio alla cultura giapponese nel percorso del salto ostacoli si è trasformato in un'autentica minaccia per i protagonisti in gara.
di Redazione Undici

Un “ospite indesiderato” avrebbe spaventato i cavalli nelle gare di salto ostacoli di Tokyo 2020: in realtà, si tratta di una semplice sagoma che rappresenta un lottatore di sumo, posta al fianco di un ostacolo (neanche tra i più complicati) presente nel percorso disegnato da Santiago Varela. La scelta non è stravagante né casuale: tutto il percorso è infatti un omaggio alla cultura giapponese, dove trovano spazio riferimenti di qualsiasi tipo – kimono, palazzi giapponesi in miniatura, tamburi taiko e, ovviamente, il sumo.

Peccato che per i cavalli questa figura a braccia spalancate, con un’aria vagamente minacciosa, sia stata motivo di terrore. «Ho visto quattro o cinque cavalli realmente spaventati», ha detto il fantino Harry Charles. «Una rappresentazione davvero realistica», ha aggiunto l’israeliano Teddy Vlock. «Sembra davvero una persona, è un po’ inquietante. Sapete, i cavalli non vogliono vedere una figura del genere vicino a un ostacolo, sembra che sia pronto a combattere contro di te».

Ad accrescere il terrore, il fatto che la statua è posizionata in un frangente del percorso in modo tale che sbuchi fuori all’improvviso: è il motivo per cui molti cavalieri hanno preferito far partire i cavalli dal decimo ostacolo, proprio dove è posizionata la famigerata sagoma.

>

Leggi anche

Altri sport
La sfida alla gravità della nuova generazione di climber
Quando si tratta di arrampicata sportiva, non è facile ereditare il testimone dei pionieri del passato. Ma c'è un gruppo di talenti che ha in testa una missione: quella di non porsi limiti, proprio come nella filosofia di Sector No Limits.
di Alessandro Cappelli
Altri sport
Il nuovo presidente del CONI è Luciano Buonfiglio, ex canoista e presidente di Federcanoa
Ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal del 1976, dal 2005 è il massimo dirigente della Federazione Italiana Canoa Kayak ed è stato vicepresidente del Coni durante il primo mandato di Malagò.
di Redazione Undici
Altri sport
Se Oklahoma City ha vinto delle Finals meravigliose, perché la NBA è sempre meno popolare?
Il successo dei Thunder contro gli Indiana Pacers è arrivato al termine di una serie lunghissima e avvincente. Eppure il pubblico NBA continua a essere diviso, a criticare la lega, a rimpiangere il passato.
di Claudio Pellecchia
Altri sport
Gli allenatori NBA non indossano più giacca e cravatta, e a loro va benissimo così
In pensione i grandi vecchi, da Gregg Popovich a Mike D'Antoni, chi oggi siede sulle panchine più ambite del basket sfoggia lo stesso outfit della palestra: tuta, logo della franchigia. E tanta comodità.
di Redazione Undici