Marouane Fellaini sta dominando il campionato cinese

Con i suoi gol, e con il suo stile di gioco unico e inimitabile.

Il campionato cinese, ormai già da un po’ di tempo, ha perso quasi completamente il suo appeal. La grande iniezione di talento arrivata sul calciomercato di qualche anno fa è rimasta senza seguito, anche per via di un modello di business a dir poco miope, che non a caso era già stato stoppato e calmierato dal governo di Pechino ben prima della pandemia – con una serie di provvedimenti restrittivi che avevano a dir poco annacquato lo slancio e il significato economico, politico e propagandistico del progetto originario della Chinese Super League. Ora nelle squadre cinesi sono rimasti pochissimi calciatori riconoscibili sulla scena internazionale: il brasiliano Óscar, il congolese Bakambu, il colombiano Quintero. E poi, Marouane Fellaini, trasferitosi allo Shandong Taishan nel febbraio 2019, quando aveva compiuto da poco 31 anni.

In questo momento, proprio Fellaini è senza dubbio il giocatore più forte e dominante dell’intero campionato. Pur giocando nel suo ruolo abituale, quindi da centrocampista centrale, è riuscito a segnare nove gol in 13 partite, permettendo alla sua squadra di prendere il comando della classifica del Gruppo A – con tre punti di vantaggio sul Guangzhou. Grazie a questo score, Fellaini è il capocannoniere della Chinese Super League. Alle sue spalle ci sono attaccanti puri e anche piuttosto efficaci nel contesto del calcio cinese: i brasiliani Elkeson (uno dei primi a trasferirsi in Cina, nel 2013 e poi in seguito naturalizzato) e Negao sono fermi a otto gol, Alan Kardec e Ricardo Goulart hanno invece raggiunto quota sette.

Fellaini ha sempre avuto un discreto feeling con la porta avversaria (prima di trasferirsi in Cina aveva già realizzato 87 reti con squadre senior, tra club e Nazionale belga), ma ora sembra essere diventato un realizzatore davvero implacabile, pur senza cambiare il suo personalissimo stile di gioco: tre delle ultime sei marcature sono arrivate grazie ad altrettanti colpi di testa, una delle grandi specialità della casa, anche per via di misure fisiche imponenti (195 centimetri d’altezza secondo Wikipedia). Forse anche per questo il tecnico dello Shendong, Hao Wei, gli dà grande libertà di inserimento in area di rigore, come se fosse un attaccante di supporto alla prima punta vera, il 22enne Tianyu Guo: in questo ruolo, Fellaini è riuscito a mettere in mostra anche delle insospettabili qualità tecniche nello stretto, un aspetto del suo gioco che magari non risaltava nel calcio europeo, cioè in un ambiente più competitivo, e ora invece si manifesta in maniera più frequente e decisiva – come in occasione della rete contro l’Henan, arrivata dopo uno stop a seguire sulla linea dell’area di rigore e grazie a un bel tiro di destro a giro sul secondo palo. Con lo Shendong, Fellaini ha accumulato 70 presenze ufficiali con 29 gol realizzati, e ha conquistato la FA Cup cinese nell’edizione 2020: anche in quel torneo, il belga è stato decisivo con tre reti messe a segno, di cui una nella semifinale di ritorno contro il Wuhan Zali. La sua impresa più grande e significativa, non solo dal punto di vista statistico, è però quella compiuta in una gara del luglio 2020 contro il Dalian: tre gol in otto minuti, dal 79esimo all’86esimo. Tutti realizzati di testa, ovviamente.