Nessuno sembra in grado di fermare l’Ajax

La squadra di Ten Hag ha segnato 32 gol nelle prime sette partite stagionali.

Sono passati poco più di due anni e mezzo dalla grande cavalcata dell’Ajax, dalla finale di Champions League sfuggita per pochi secondi – e non è un modo di dire: Lucas Moura segnò il gol decisivo nel corso del minuto numero 96′ – a una squadra composta da tantissimi ragazzi cresciuti nel settore giovanile, i vari De Ligt, De Jong, Van de Beek, integrati da talenti stranieri come Tadic, David Neres, Tagliafico. In questi due anni sono inevitabilmente cambiate molte cose e molti giocatori, a causa del Coronavirus e della politica sell-to-improve del club di Amsterdam, ma altre sono rimaste inalterate: l’allenatore Ten Hag, il dominio sul calcio olandese (l’Ajax ha vinto l’Eredivisie e la Coppa d’Olanda nel 2021, ed era in testa al momento della sospensione definitiva per la pandemia) e la tendenza ad acquistare e valorizzare giovani. Tra i nuovi talenti ci sono il 19enne Ryan Gravenberch, il 20enne difensore Jurrien Timber, il 21enne brasiliano Antony.

Ora, però, sembra essere tornato anche il calcio spettacolare e offensivo mostrato due anni fa. Non che nel frattempo l’Ajax non abbia espresso un gioco propositivo e redditizio, ma basta leggere i numeri per capire che la stagione 2021/22 promette decisamente bene: in otto gare ufficiali – sei di Eredivisie, una di Champions League e quella di Supercoppa – la squadra di Ten Hag ha realizzato 32 gol. Da questo dato, va scorporata anche la finale di Supercoppa, in cui l’Ajax ha incredibilmente perso 4-0 contro il Psv. Quindi, tra campionato e Champions la media gol è pari a 4,5 realizzazioni per novanta minuti: questo rapporto spaventoso è frutto dei tre 5-0 maturati in campionato contro NEC, Vitesse e Fortuna Sittard, del 9-0 sul Cambuur, e poi di due risultati “normali” (0-2 in casa del PEC Zwolle e 1-1 nella trasferta di Enschede contro il Twente). Se pensate che il problema sia la scarsa competitività delle altre squadre olandesi, forse avete ragione. Ma forse no: in Champions League, l’Ajax ha vinto per 5-1 in casa dello Sporting Lisbona.

Insomma, nessuno sembra essere in grado di fermare l’Ajax. Inutile aggiungere che la differenza reti in Eredivisie (+27) scava un abisso con qualsiasi altra squadra europea: il Paris Saint-Germain si “ferma” a +18, il Benfica è a +16, forse solo Red Bull Salisburgo e Sturm Graz (entrambe a +21) possono essere equiparate in qualche modo all’Ajax, ma tra Eredivisie e Bundesliga austriaca c’è una certa differenza di censo, di qualità complessiva. Considerando solo la media gol, anche il Bayern ha raggiunto una quota ragguardevole (quattro reti per match, 20 in cinque gare di Bundesliga), ma resta comunque lontanissimo dall’Ajax. Che deve questo incredibile exploit iniziale a Sebastien Haller (autore di quattro gol in una gara di Champions League e di altri cinque in Eredivisie), al capitano Tadic (quattro gol), al nuovo arrivo Berghuis (tre gol), al terzino Mazraoui (tre gol) e a David Neres (autore di due reti), e poi ancora ad altri nove (!) calciatori in grado di andare a bersaglio in queste prime gare dell’anno. Niente male, davvero.