Il proprietario del Derby County sta ghostando Wayne Rooney

Il club è in amministrazione controllata ed è stato penalizzato in classifica, ma Mel Morris non vuole proprio parlare con il suo manager.
di Redazione Undici 24 Settembre 2021 alle 18:13

La nuova carriera da allenatore di Wayne Rooney è iniziata in maniera molto diversa rispetto a quella da calciatore: ai tempi dell’esordio da teenager all’Everton, Rooney bruciò le tappe, a 17 anni era già titolare della Nazionale inglese e a 19 anni disputò il Campionato Europeo. Come manager del Derby County, l’avvio è stato tutt’altro che scoppiettante: nelle prime 46 partite, il suo record è di 12 vittorie, 13 pareggi e 21 sconfitte, e l’anno scorso la salvezza in Championship è stata raggiunta con un solo punto di vantaggio sul terzultimo posto. Ma il vero problema è che tutto questo sta passando in secondo piano rispetto alla terribile crisi finanziaria che sta colpendo i Rams, finiti in amministrazione controllata e già condannati a una penalizzazione di dodici punti in classifica. È probabile che il Derby subisca un’altra sanzione – altri nove punti in meno – per non aver rispettato i parametri del Fair Play Finanziario della seconda divisione inglese.

Rooney, insomma, è destinato a retrocedere in terza divisione a prescindere dai suoi risultati, neanche troppo negativi in verità: due vittorie, quattro pareggi e due sconfitte nelle prime otto giornate di campionato. Nonostante tutto, ha deciso di rimanere alla guida della squadra: parlando a The Athletic, ha detto che «sto facendo del mio meglio sul campo, ma molte persone volevano da me delle risposte che non potevo dargli. È un peccato che tutto stia andando in malora». Il riferimento di Rooney va anche al rapporto a dir poco compromesso con il proprietario del Derby County, Mel Morris: secondo l’ex capitano della Nazionale inglese, Morris evita di incontrarlo dal 9 agosto scorso e non risponde alle sue telefonate. Anzi, per riuscire a parlare con lui Rooney si è dovuto inventare uno stratagemma da teenager: «Visto che il proprietario non rispondeva alle mie chiamate, mi sono fatto prestare il cellulare dal medico sociale del club. Ho provato a chiamare da quello e mi ha risposto. Evidentemente non aveva intenzione di sentire la mia voce».

Nella stessa intervista, Rooney ha spiegato di aver vissuto quella sensazione di incertezza da bambino: «So cosa si prova a non avere certezze: quando ero piccolo, mia madre lavorava nella mia scuola, come addetta alla mensa, ma per tanto tempo quella scuola è stata vicina alla chiusura. Non sapevamo se e come saremmo sopravvissuti per il mese successivo. Ecco, per molti componenti dello staff del Derby County la situazione è esattamente questa: non sanno se avranno un lavoro oppure no. La colpa è di chi ha gestito questa società, e avrebbe dovuto farlo con trasparenza e onestà, fino all’ultimo». In realtà, poi Rooney ha detto che «la conversazione con Morris è stata molto più positiva di quanto pensassi, ad essere onesti: non credo che andremo in liquidazione, il Derby è un grande club e ci sono gli acquirenti. Si tratta solo di fare un passo indietro adesso, ma a volte nella vita è necessario. Sono certo che riusciremo a superare questa brutta situazione». Magari sarebbe stato carino dirgli queste parole prima di ghostarlo.

>

Leggi anche

Calcio
La FIFA ha confermato che ai Mondiali ci saranno i cooling break in tutte le partite, anche se le temperature non saranno elevate
Dietro il cambiamento delle pause c'è l'interesse dei broadcaster, desiderosi di vendere le pubblicità.
di Redazione Undici
Calcio
Daniele De Rossi ci ha messo pochissimo a resuscitare il Genoa, e l’ha fatto lavorando sulla testa dei giocatori
Il nuovo tecnico rossoblu ha avuto un impatto positivo sul suo nuovo gruppo, a dirlo sono i risultati. E, soprattutto, i suoi stessi calciatori.
di Redazione Undici
Calcio
Elogio allo strapotere di Rasmus Hojlund, che ha deciso Napoli-Juventus
La doppietta contro i bianconeri dice che il danese non solo è un attaccante di sacrificio, anzi. E Conte non fa che migliorarlo.
di Redazione Undici
Calcio
L’assist di rabona di Rayan Cherki durante Manchester City-Sunderland ha fatto impazzire tutti, a cominciare da Guardiola
Il francese sta mostrando lampi di classe purissimi e passo dopo passo si sta prendendo il City
di Redazione Undici