La Red Bull ha raggiunto la sua prima finale continentale nel calcio

Il Bragantino giocherà l'ultimo atto della Copa Sudamericana.

Si potrebbe definire come il paradosso della Red Bull calcistica: mentre il Lipsia sta vivendo quella che forse è la sua prima vera crisi dalla fondazione del club (2009) a oggi, c’è un’altra squadra di proprietà della multinazionale austriaca che ha conseguito un risultato storico, vale a dire la possibilità di disputare la finale di una coppa internazionale. Si tratta del Bragantino, club brasiliano espressione della cittadina di Bragança Paulista, nello stato di San Paolo, che il 30 settembre ha raggiunto l’ultimo atto della Copa Sudamericana, la seconda manifestazione per club nel sub-continente. In semifinale, il Bragantino ha battuto i paraguaiani del Club Libertad con il punteggio aggregato di 5-1: la gara di andata, giocata in Brasile, è finita 2-0 per i padroni di casa, che nel match di ritorno ad Asunción hanno chiuso la pratica con un netto 2-0.

Il risultato del Bragantino è sorprendente. Non tanto in per la forza della squadra, che ovviamente è stata assemblata secondo i criteri del modello Red Bull, ovvero acquistando tanti giovani di qualità, quanto per il fatto che sia arrivato in tempi rapidissimi: la Red Bull ha acquistato le quote della società solo nel 2019, quando il Bragantino militava ancora in seconda divisione; dopo un anno è arrivata la promozione nel Campeonato Brasileiro Série A, meglio conosciuto come Brsilerão, evidentemente la massima divisione della piramide calcistica nazionale; nel 2020, il Bragantino ha raggiunto il suo miglior risultato di sempre, classificandosi al decimo posto in classifica e mancando di un solo punto la qualificazione alla Copa Libertadores; quest’anno, mentre in campionato la squadra veleggia con tranquillità al quinto posto dopo un grande avvio, è arrivato lo straordinario percorso nella Copa Sudamericana, una sorta di Europa League con squadre provenienti da tutte le nazioni Conmebol. Nel girone iniziale, il Bragantino ha superato Emelec (Ecuador), Talleres (Argentina) e Deportes Tolima (Colombia), poi nelle fasi a eliminazione diretta è toccato all’Independiente del Valle (Ecuador), al Rosario Central (Argentina) e infine al già citato Libertad. Nella finale, che si disputerà nel mitico stadio Centenario di Montedvideo, il Bragantino affronterà un’altra squadra brasiliana: l’Athletico Paranaense.

Il grande protagonista del cammino in Copa Sudamericana è stato Artur, 23enne attaccante autore di sette gol. Proprio per via delle grandi prestazioni offerte nella Sudamericana, Artur si è guadagnato la prima convocazione in Nazionale della sua carriera, in vista delle gare di ottobre contro Argentina e Perù, valide per il girone unico di qualificazione ai Mondiali 2022. Nella giovanissima rosa del Bragantino – età media: 23,8 anni – ci sono altri talenti da seguire, autori fin qui di una grande stagione: i 21enni esterni offensivi Helinho e Cuello e poi il 33enne attaccante Ytalo, una delle poche eccezioni in una squadra costruita per valorizzare giovani talenti, in campo e anche in panchina – il tecnico è il 39enne Maurício Barbieri, di chiare origini italiane. Dopo la semifinale di Champions raggiunta dal Lipsia nel 2019, ora la Red Bull ha fatto un altro passo in avanti, anche se in un contesto meno competitivo: finora il titolo più prestigioso messo in bacheca dalle squadre della multiproprietà è stato il campionato austriaco, vinto – ripetutamente – dal Salisburgo. Dal Sud America, tra qualche settimana (la finale è in calendario per il 20 novembre), potrebbe arrivare il successo che cambierà la storia.