La Germania ha già trovato gli attaccanti per i prossimi 15 anni

Musiala, Wirtz e Adeyemi sono il futuro, ma anche il presente, della Nazionale di Hansi Flick.

Battendo per 4-0 la Macedonia del Nord a Skopje, la Germania è diventata la seconda rappresentativa ufficialmente qualificata ai Mondiali 2022 in Qatar – la prima è ovviamente quella del Paese ospitante, ammessa di diritto alla fase finale. La notizia migliore per Flick e per il calcio tedesco, però, non è quella relativa all’obiettivo raggiunto, né tantomeno l’ottimo rendimento tenuto nel girone di qualificazione (cinque vittorie consecutive, 18 gol fatti e uno solo subito) da quando l’ex tecnico del Bayern ha ereditato la panchina di Löw: il dato più significativo è quello che riguarda il futuro della Mannschaft, una squadra copertissima per i prossimi 15 anni soprattutto nel settore offensivo. Contro la Macedonia, infatti, Jamal Musiala – talento soffiato all’Inghilterra anche a causa di Brexit – è diventato il secondo marcatore più giovane con la maglia della Nazionale senior, a 18 anni e 227 giorni. Si tratta di un record molto significativo: il più giovane in assoluto, Marius Hiller, riuscì a segnare quando aveva 17 anni e 241 giorni, solo che l’ha fatto nel lontanissimo 1910.

Non solo Musiala: nelle partite di qualificazione giocate a settembre, Flick ha fatto esordire anche Karim Adeyemi (nato il 18 gennaio 2002) e Florian Wirtz (nato il 3 maggio 2003), campioni d’Europa Under 21 in carica e richiamati anche per le gare di ottobre. Entrambi hanno ripagato la fiducia del ct: Adeyemi ha segnato all’esordio contro l’Armenia, e poi è entrato dalla panchina e ha servito un assist (proprio a Musiala) nella sfida alla Macedonia del Nord; Wirtz non è ancora riuscito a trovare la via della rete, ma anche lui ha confezionato un passaggio decisivo contro la Macedonia, in occasione del gol di Timo Werner che ha fissato il risultato finale sullo 0-4. Fa un po’ strano pensare che proprio Werner, con i suoi 25 anni compiuti a marzo, debba essere considerato un veterano della Nazionale tedesca.

Musiala, Wirtz e Adeyemi potrebbero comporre – anzi: compongono già – un tridente perfetto, anche con una certa esperienza: il fantasista del Bayern ha accumulato oltre 50 gare senior tra club e Nazionale maggiore, esattamente come Wirtz (55 match ufficiali con il Bayer Leverkusen più altre quattro con la Mannschaft); Adeyemi va addirittura oltre, è già oltre quota 100 partite di club senior – divise tra Liefering e Red Bull Salisburgo – ed è a quota tre gol in questa edizione della Champions League. In un ideale 4-2-3-1 potrebbero integrarsi perfettamente con il 22enne Kai Havertz, campione d’Europa con il Chelsea nonché autore del gol decisivo nella finale contro il Manchester City. Come alternative, oltre al già citato Werner, ci sarebbero ovviamente Leroy Sané (25 anni) e Florian Neuhaus (24), oppure il 16enne Youssoufa Moukoko – che ha già disintegrato diversi record di precocità col Borussia Dortmund e le rappresentative giovanili – se vogliamo mantenere l’età media molto sotto i vent’anni. Insomma, è chiaro che la Germania sia reduce da un periodo di transizione dopo i grandi successi degli Anni Dieci, ma è altrettanto evidente che le premesse e le promesse del futuro siano davvero entusiasmanti, almeno per quanto riguarda la forza e le prospettive dei talenti offensivi.