Il Liverpool ha avuto 20 manager in 129 anni di storia

Anfield Road è un vero e proprio paradiso per gli allenatori.

Jürgen Klopp è diventato manager del Liverpool l’8 ottobre 2015, esattamente sei anni fa. Se consideriamo i club che hanno vinto la Champions League e l’Europa League dopo quella data, in pochi hanno mantenuto l’allenatore artefice di quel successo: lo stesso Klopp è ancora a Liverpool, Simeone è intoccabile all’Atlético Madrid; poi ci sono Lopetegui (al Siviglia), Tuchel (al Chelsea) e Unai Emery (al Siviglia), ma non si va oltre i successi del 2020. Insomma, Klopp è uno degli allenatori più longevi del panorama europeo, ed è sicuramente merito della rivoluzione avviata e compiuta ad Anfield Road, dei grandi risultati raggiunti dai Reds sotto la sua gestione. Ma forse è anche merito della tradizione del Liverpool, che El País ha definito come «un club che è un paradiso per gli allenatori». È un’affermazione un po’ forte, ma suffragata dai numeri, dalla realtà: in 129 anni di storia, infatti, ad Anfield si sono alternati solo 20 allenatori.

Andiamo a ritroso: il predecessore di Klopp, Brendan Rodgers, ha allenato il Liverpool per tre anni, dal 2012 al 2015; ancora prima, tra il 2010 e il 2011, ad Anfield hanno lavorato la leggenda Kenny Dalglish e Roy Hodgson; i dodici anni precedenti sono equamente divisi tra Rafa Benítez (2004-2010) e Gerard Houllier (1998-2004); prima del francese, era toccato a Roy Evans (gennaio 1994-novembre 1998), a un altro grande idolo dei tifosi, Graeme Souness (aprile 1991-gennaio 1994) e all’unico traghettatore della storia dei Reds, ovvero Ronnie Moran (dieci partite in carica tra febbraio e aprile 1991). Siamo già agli anni Ottanta, al primo interregno di Dalglish (1985-1991) e poi all’epoca d’oro di Joe Fagan (1983-1985), Bob Paisley (1974.-1983) e Bill Shanhly (1959-1974), ovvero gli uomini che hanno portato i Reds sul tetto d’Inghilterra e poi d’Europa. Prima di Shankly, quindi dal 1892 al 1959, il Liverpool ha avuto solamente otto manager, tra cui il più longevo è stato George Kay, in carica dal 1946 al 1951. Per chi volesse, la lista completa è su questa pagina Wikipedia.

La storia, quindi, dice che gli allenatori del Liverpool hanno tutto il tempo di lavorare al loro progetto, di svilupparlo, di vincere. Se consideriamo l’era post-Shankly, infatti, gli unici che non sono riusciti a sollevare almeno un trofeo sono solo Hodgson e Rodgers. Si può dire che questo approccio funzioni, soprattutto se confrontato a quello di altre società dello stesso blasone: la Juve ha una tradizione simile a quella del Liverpool, nel senso che raramente licenzia i propri allenatori, e infatti ne ha cambiati 20 negli ultimi cinquant’anni. Sembrano tantissimi, ma sono meno della metà rispetto a quelli occorsi al Liverpool. Per cambiare 20 allenatori, Inter e Milan ci hanno messo, rispettivamente, 26 e 36 stagioni. Anche le big di Spagna, ovvero Real Madrid e Barcellona, non scherzano: il Real ne ha cambiati 20 dal 1994 a oggi, il Barça dal 1981 a oggi. Non saremo ai livelli del Palermo di Zamparini o del Genoa di Preziosi, ma nessuno è come il Liverpool. Che sì, evidentemente può essere considerato un club-paradiso per gli allenatori.