La squadra di hockey su ghiaccio della Cina è così scarsa che potrebbe essere esclusa dalle Olimpiadi

I Giochi di Pechino, dunque, potrebbero svolgersi senza la squadra padrona di casa.

Mancano solo pochi mesi alle Olimpiadi invernali di Pechino, eppure le istituzioni sportive starebbero valutando un cambiamento improvviso – e clamoroso – in uno degli eventi più attesi: il torneo maschile di hockey su ghiaccio, infatti, potrebbe perdere la Nazionale ospitante per manifesta inferiorità. Secondo il New York Times, infatti, gli enormi investimenti fatti dal governo – sportivo e non – cinese per poter costruire una rappresentativa valida per i Giochi casalinghi sono stati vani. Ci si è messa anche la cattiva sorte: oltre al valore piuttosto basso degli hockeisti cinesi, il sorteggio ha inserito la Cina nello stesso girone di Stati Uniti e Canada, le due squadre più forti del mondo. All’orizzonte, quindi, dovrebbe esserci una serie di sconfitte anche piuttosto umilianti. Anche perché la squadra composta dai giocatori che dovrebbero rappresentare la Cina ai Giochi e cheè stata iscritta alla lega russa proprio per prepararsi in vista dei Giochi, la Kunlun Red Star, è ultima in classifica e ha una differenza reti di -33 in 22 partite.

Paradossalmente, proprio il fatto che la Cina sembri destinata a un torneo negativo e a incassare risultati molto pesanti potrebbe far accogliere bene la notizia dell’esclusione: come detto, il governo di Pechino ha investito moltissimo sulla crescita dell’hockey su ghiaccio – così come per lo sviluppo di tutte le altre discipline olimpiche invernali – e ovviamente vorrebbe quantomeno partecipare, anzi si arrabbierebbe di sicuro in caso di eliminazione; al tempo stesso, però, le inevitabili figuracce contro gli Stati Uniti e le altre Nazionali – che, tra l’altro, potranno contare sui professionisti della Nhl – potrebbero convincere Xi Jinping che forse sarebbe meglio non giocare, proprio per una questione di prestigio politico.

La decisione definitiva sul destino della Nazionale cinese, sempre secondo il NYT, arriverà nel corso della prossima settimana, al termine della riunione dell’International Ice Hockey Federation. Se venisse eliminata, la Cina diventerebbe la prima Nazionale espressione del Paese ospitante a essere eliminata d’ufficio prima dell’inizio dei Giochi. La qualificazione automatica della rappresentativa casalinga è una tradizione che è stata inaugurata nel 2006, quando l’Italia fu ammessa alla fase finale pur non avendo una grande tradizione in questo sport. A Torino, quindici anni fa, agli Azzurri non andò benissimo: ultimo posto, zero vittorie, due pareggi e tre sconfitte in cinque partite, nove gol fatti e 23 subiti. Proprio per evitare un rendimento del genere, se non addirittura peggiore, la Federazione Internazionale potrebbe organizzare una serie di partite di esibizione tra la Cina e altre Nazionali. Ma potrebbe essere troppo tardi per cambiare le cose. Lo ha detto anche il nuovo presidente della Federazione, Luc Tardif: «Guardare la Cina che perde 15-0 non fa bene a nessuno, né alla Cina né all’hockey su ghiaccio».