Come scatenare una megarissa con una pessima idea di sfottò

Internacional-Gremio è sempre una partita piuttosto calda, ma stavolta a Porto Alegre sono andati ben oltre le righe.

Quello tra Internacional e Gremio è uno dei derby più caldi di tutto il Brasile: le due squadre non sono solo le più importanti della città di Porto Alegre, ma sono pure le uniche dello stato del Rio Grande do Sul ad aver vinto il titolo nazionale (tre successi per l’Inter, due per il Gremio) e la Copa Libertadores (due trionfi per l’Inter, tre per il Gremio). Nonostante l’ultima vittoria subcontinenale del Gremio risalga al 2017, appena quattro anni fa, ora la situazione è molto diversa: la retrocessione del Imortal Tricolor è un’ipotesi che si fa sempre più probabile, se consideriamo i nove punti di svantaggio dal quintultimo posto a nove gare dal termine del Brasilerão.

In realtà ci sarebbe ancora il tempo di recuperare, ma i giocatori e i tifosi dell’Internacional non hanno resistito e hanno approfittato della situazione per provocare e sfottere gli eterni rivali: due giorni fa, al termine del derby finito 1-0 per l’Inter, i calciatori in maglia rossa hanno brandito delle bare finte, intagliate nel cartone, colorate di bianco, blu e nero (i colori del Gremio) e con un’inequivocabile lettera “B” disegnata sotto una croce. Il riferimento alla retrocessione nella Serie B brasiliana era piuttosto evidente, e forse anche per questo non è proprio andato giù ai giocatori e ai componenti dello staff del Gremio: mentre alcuni giocatori dell’Inter mostravano ai loro tifosi queste finte bare, in diversi sono scattati dalla panchina e hanno dato vita a una rissa di enormi dimensioni, che è proseguita per diversi minuti senza che gli steward riuscissero a placare la sete di vendetta. Nel video che trovate in basso c’è tutta la sequenza: il fischio finale, la comparsa delle bare, la gioia dei tifosi, l’assalto dei giocatori del Gremio.

L’eventuale retrocessione sancirebbe la fine di una stagione stranissima per il Gremio: poco prima dell’inizio dell’estate, infatti, la vittoria del campionato Gaúcho aveva fatto dimenticare il cambio in panchina tra Renato Portaluppi, artefice della vittoria nella Libertadores 2017, e Tiago Nunes; poi però la situazione è precipitata, sono arrivate le eliminazioni immediate nei preliminari della Libertadores e poi ai 16esimi della Copa Sudamericana, la classifica del Brasilerão è stata fin da subito deficitaria e non sono serviti altri due avvicendamenti in panchina, prima quello tra Scolari e Nunes e poi quello tra il vecchio Felipão e l’attuale tecnico Vágner Mancini. Ora serve un’impresa per evitare la terza retrocessione nella storia del club dopo quelle del 1991 e del 2004: ci sono nove partite per compierla, e per rispondere come si deve allo sfottò – non proprio oxfordiano, questo va detto – dell’Internacional settimo in classifica, ancora in corsa per qualificarsi alla Copa Libertadores.