Nessuno riesce a fermare Christopher Nkunku

Il tuttocampista francese del Lipsia sta vivendo un inizio di stagione incredibile.
di Redazione Undici 09 Novembre 2021 alle 13:08

Poche ore dopo l’ultima vittoria del Lipsia, quella contro il Borussia Dortmund (con il risultato di 2-1), lo Spiegel ha pubblicato un articolo intitolato “Nkunku ist zu gut für diesen BVB”. Che, più o meno, si potrebbe tradurre come “Nkunku è troppo forte per questo BVB”. Evidentemente il titolista del quotidiano tedesco si è fatto influenzare dal gol segnato e dall’assist servito dal calciatore francese, rispettivamente il gol numero 11 e l’assist numero 7 del suo luccicante inizio di stagione, ed è ovvio che sia così. Solo che parlare di Cristopher Nkunku solo per i suoi numeri offensivi è molto riduttivo: la sua capacità di finalizzare e rifinire l’azione, infatti, è parte di un bouquet molto più ampio, in cui  c’è spazio per tutto. Nkunku è infatti un calciatore in più dimensioni, che può e sa giocare ovunque: secondo gli algoritmi di Transfermarkt, in questa stagione è stato schierato come esterno di centrocampo e di attacco, sia a destra che a sinistra, come trequartista, come centrocampista e come punta. Inutile aggiungere che il suo rendimento è sempre stato elevatissimo, in tutte queste posizioni. E poi in alcuni momenti riesce a e essere accecante, nel senso che è fin troppo bello da veder giocare: contro il Dortmund ha colpito un palo con un tiro da dentro l’area di rigore, e fin qui non ci sarebbe nulla di speciale; il tiro in questione, però, è arrivato dopo due rulete consecutive utilizzate per dribblare altrettanti avversari. 

Il suo allenatore, Jesse Marsch, ha detto che «Cristopher non ha punti deboli e ha ancora enormi margini di miglioramento». Sono parole impegnative, considerando che Nkunku sta detonando in queste settimane ma in realtà non è giovanissimo (compirà 24 anni il 14 novembre) ed è già alla sua sesta stagione tra Psg e Lipsia. Forse finora non era stato considerato abbastanza: a Parigi, Emery e poi Tuchel lo utilizzavano come uomo di scorta a centrocampo e/o sulla trequarti; dopo l’approdo in Germania (nell’estate del 2019), ha iniziato a giocare con maggior continuità, in vari slot delle formazioni fluide di Nagelsmann, ma senza mai imporsi in maniera definitiva. Nkunku appartiene a quel gruppo di grandi talenti che il Psg ha sacrificato sul mercato per poter rendere – più o meno – sostenibili le sue faraoniche campagne acquisti, in pratica ha vissuto lo stesso percorso di Nsoki, Diaby, Maignan, Augustin, Ikoné e tanti altri giovani che non sono ancora riusciti a imporsi altrove.

Il punto è che ora il Psg potrebbe – dovrebbe? – davvero mordersi le mani per averlo ceduto a cuor leggero (per 13 milioni di euro), e non solo perché oggi il cartellino di Nkunku vale 47 milioni di euro (fonte Transfermarkt): il francese è diventato uno dei calciatori più completi e decisivi del panorama europeo, uno che non si fa intimorire dalle grandi partite – non ha segnato solo contro il Borussia Dortmund, ma anche due volte contro il Psg, tre volte in una partita contro il City, contro il Bayern Monaco – e che trascina letteralmente la sua squadra in avanti, all’attacco, grazie a un gioco intenso, dinamico, ma anche di grande tecnica, fatto di scatti, inserimenti e conduzioni di grande qualità. In una squadra come il Lipsia, in cui il talento offensivo abbonda ma è sempre piuttosto sfumato in quanto a definizioni tattiche (oltre a Nkunku ci sono Szoboszlai, Dani Olmo, Laimer, Poulsen, Moriba), Nkunku è un punto fermo pur non avendo una collocazione fissa.

I media creator della Bundesliga sanno scegliere titoli enfatici

E allora è inevitabile che si candidi a compiere uno step ulteriore, sia in Nazionale che sul mercato. Deschamps non l’ha convocato per le ultime gare di qualificazione ai Mondiali, ma solo «per dare continuità al gruppo con cui ho lavorato finora»: queste sono state le parole del Ct dei Bleus, che però è stato molto criticato per via di questa scelta. Per quanto riguarda il suo futuro, si parla già dell’interessamento dei club più importanti d’Europa – Chelsea e Psg su tutti. Considerando la politica di mercato attuata dal Lipsia, che non fa resistenze a cedere i suoi migliori elementi (ma solo in cambio di cifre congrue, importanti), è inevitabile pensare che l’ascesa di Nkunku possa proseguire ancora. D’altra parte è da un po’ di tempo che nessuno riesce a fermarlo, che sembra più forte di chiunque altro, quindi potrebbe essere arrivato il momento di sostenere l’esame definitivo.

>

Leggi anche

Calcio
La Premier League ha fissato una sola partita per il Boxing Day 2025, scrive il Times
Una delle tradizioni più antiche e più amate del calcio inglese è rimasta "ingolfata" in un calendario sempre più asfissiante.
di Redazione Undici
Calcio
Il progetto della Juventus non sta funzionando, questo è chiaro, ma anche Tudor ha le sue colpe
L'esonero nasce dal fatto che la squadra bianconera non sia mai stata adatta alle idee del tecnico croato. Che però, in ogni caso, non ha mai dato l'impressione di poter invertire davvero la rotta.
di Francesco Gottardi
Calcio
Jude Bellingham ha scelto la partita più importante, il Clásico tra Barcellona e Real Madrid, per ricordare a tutti il fuoriclasse che è
Un gol, un assist, un rigore procurato e un'infinita trama di passaggi immaginifici. Come Jude pochi altri al mondo, forse nessuno.
di Redazione Undici
Calcio
Il grande problema della Juventus di Tudor è che non ha ancora un’identità, né tantomeno una fisionomia
La partita contro la Lazio ha confermato lo stato di crisi dei bianconeri. Non solo a livello tecnico e tattico, ma anche (e soprattutto) a livello progettuale.
di Redazione Undici