L’Ajax ha una difesa imperforabile

La squadra di Ten Hag ha subito solo due gol in Eredivisie, più altri due (ininfluenti) in Champions League.

Guardar giocare l’Ajax, soprattutto in questa stagione, vuol dire vivere un’esperienza di calcio spettacolare e inebriante, fatta di azioni offensive continue e creative. In realtà, però, i grandi risultati della squadra di Ten Hag, prima in classifica in Eredivisie e già qualificata agli ottavi di Champions League con due giornate d’anticipo, nascono dall’incredibile solidità della difesa. Finora, infatti, l’Ajax ha subito solamente quattro reti nelle partite di questa stagione: due in 13 gare di Eredivisie, più altre due (entrambe ininfluenti) nelle quattro disputate in Champions League. Le uniche squadre che sono riuscite a far gol all’Ajax, mai più di uno a partita, sono il Twente (nell’1-1 del 22 agosto scorso), l’Utrecht (nello 0-1 del 3 ottobre, ultima e unica partita persa in Eredivisie), lo Sporting Lisbona (nell’1-5 del 15 settembre) e il Borussia Dortmund (battuto 1-3 lo scorso 3 novembre).

Il portiere Remko Pasveer, diventato titolare dopo l’infortunio di Stekelenburg, risulta imbattuto in Eredivisie da cinque partite. In realtà ha subito quattro reti nella prima gara stagionale, quella valida per la Supercoppa d’Olanda contro il Psv: era il 7 agosto, e la squadra di Eindhoven vinse per 4-0. Da allora l’Ajax ha blindato la sua retroguardia, al punto che Ten Hag è stato addirittura criticato perché la sua squadra è troppo equilibrata: due partite pareggiate per 0-0 in Eredivisie contro squadre non proprio trascendentali – l’Heracles e il Go Ahead Eagles – non potevano essere accettate dalla pretenziosa stampa olandese. Il 5-0 ottenuto ieri contro il RKC ha permesso all’Ajax di riprendersi, di mantenere il primato in classifica – a pari punti con il Psv – e di rimpinguare una differenza reti incredibile: considerando i 42 gol realizzati finora, la squadra campione d’Olanda può vantare uno scarto di +40; il Psv, che come detto condivide il primato con i ragazzi di Ten Hag, ha un differenziale di +13, giusto per chiarire quali sono le distanze reali tra le due squadre, se non nei punti, quantomeno nell’efficacia del sistema tattico.

Tre anni dopo lo splendido percorso che ha condotto l’Ajax a un passo dalla finale di Champions League, Ten Hag ha una squadra e – soprattutto – una difesa piuttosto rinnovate: oltre a Pasveer, che come detto si è preso il posto da titolare per l’assenza di Stekelenburg ma anche per quella di Onana, appena rientrato dopo una squalifica per doping, i titolari della terza linea sono i superstiti del 2019 Mazraoui e Blind, utilizzati come laterali, mentre al centro trovano spazio l’argentino Lisandro Martínez e soprattutto il 20enne Jurrien Timber. Il giovane prodotto del vivaio è stabilmente aggregato alla prima squadra ormai da un anno, e in questa stagione è diventato un giocatore inamovibile per Ten Hag, com’è nella tradizione storica del club di Amsterdam. Davanti a questa linea a quattro, le cui alternative sono rappresentate da Tagliafico e altri due giovani di qualità, Rensch e Schuurs, sta trovando sempre più spazio il messicano Edson Álvarez, centrocampista che all’occorrenza può essere usato anche come difensore centrale. E poi c’è la solita batteria di centrocampisti scintillanti e grandi talenti offensivi, composta dai vari Gravenberch, Tadic, Antony, David Neres, Klaassen,  stavolta guidati da un centravanti puro, Sebastien Haller.