Demir non giocherà più fino a febbraio perché il Barcellona non vuole pagare il suo riscatto

Una clausola del suo contratto di prestito ha convinto i dirigenti catalani a tenerlo in panchina per un po'.

Yusuf Demir non ha vissuto un inizio di stagione esaltante, come tutti i suoi compagni del Barcellona. In realtà l’attaccante austriaco, arrivato in estate dal Rapid Vienna, ha qualche attenuante in più: ha solamente 18 anni, con la sua ex squadra ha accumulato appena 38 partite da professionista, inoltre si è ritrovato in un Barça allo sbando e quindi non è che ci si potesse aspettare tanto da lui. E poi va detto anche che Koeman e Xavi l’hanno utilizzato poco: nove partite complessive, di cui solamente tre da titolare (due in Liga e una in Champions League) e sei da subentrato, per un totale di 290′ in campo. Proprio questa cifra, questo nove relativo alle gare giocate finora, ha creato un caso molto particolare: secondo quanto riportato da Sky Deutschland, il club catalano ha scelto di fermare lo sviluppo di Demir a queste nove presenze. In pratica, non lo farà giocare fino a febbraio perché non ha abbastanza soldi per pagarlo.

Demir si è trasferito in Spagna con con la formula del prestito con obbligo di riscatto che scatta a determinate condizioni. Nella fattispecie, il Barcellona ha sottoscritto una clausola che rende definitivo il trasferimento del giocatore al raggiungimento della decima presenza ufficiale in maglia azulgrana; nello stesso momento, ovvero alla decima partita giocata da Demir, il Barcellona dovrà versare circa dieci milioni di euro al club austriaco. Come avrete intuito, il problema è proprio questo: la crisi economica che ha colpito il Barça, unita alla necessità di potenziare la squadra sul mercato di gennaio, ha convinto i dirigenti a rimandare il più possibile il pagamento già concordato con il  Rapid Vienna.

Secondo Sky, la clausola relativa al riscatto obbligatorio di Demir si rinnova all’apertura di ogni sessione di trasferimenti. Quindi, la strategia applicata sarà quella dell’attesa: Demir resterà fuori fino a febbraio, in modo da non far scattare il pagamento a febbraio 2022 e di posporlo a giugno, quattro mesi dopo, all’apertura della finestra di mercato estiva. In questo modo, spiegano dalla Germania, il Barcellona avrà un budget più alto per portare a termine le operazioni che servono per migliorare ora, subito, il roster di Xavi. Sky scrive anche che si tratta di una situazione «tutt’altro che positiva per un giocatore che è perfettamente in forma e che avrebbe bisogno di giocare per crescere, per sfruttare il suo potenziale». Questi discorsi, però, valgono per le società sane, con un progetto a lungo termine. Quindi, non per questo Barcellona.