Il Barcellona ha acquistato Ferrán Torres, ma non può tesserarlo

Colpa del salary cap imposto dalla Liga e in generale della disastrosa gestione del club ereditata dagli anni passati.

È l’acquisto più costoso, ed eclatante, accaduto fin qui nella finestra invernale di mercato: il passaggio di Ferrán Torres dal Manchester City al Barcellona, per una cifra di 55 milioni di euro. Dopo due anni in Inghilterra, con un ottimo rendimento, il centravanti spagnolo ha deciso di tornare in patria, in un club che può dargli da subito una maglia da titolare; al tempo stesso, il Barcellona può aggiungere un tassello di prestigio alla sua ricostruzione, con Xavi che sta lavorando su un gruppo di giovani e giovanissimi in grado di riportare nei prossimi anni il club ai più alti livelli. Classe 2000, Torres abbina alla precocità un’esperienza già consolidata a livello internazionale: ha giocato in Primera División, in Premier League, in Champions League e ha 22 presenze, e già 12 reti, con la Nazionale spagnola.

Ma sono le vicende extra-campo, e in particolare i conti del club, a torturare l’ambiente Barcellona. Il club blaugrana è ancora impossibilitato a tesserare Torres, stando alle regole della Liga: prima dovrebbe fare spazio nel suo monte ingaggi, per poi avere l’ok per impiegare l’ex City. Le difficoltà finanziarie dei catalani hanno riempito in estate le pagine sportive dei giornali di tutto il mondo, in particolare per l’addio di Messi, con l’argentino costretto a salutare il Camp Nou perché il suo ingaggio (e pure la decurtazione del 50 per cento, il minimo consentito dalla normativa) era decisamente fuori scala per gli standard finanziari. Altri giocatori, come Piqué e Jordi Alba, hanno dovuto tagliarsi lo stipendio per permettere al club di tesserare i nuovi acquisti, come Depay ed Eric García.

Perciò, l’acquisto di Torres al momento esiste solo sulla carta e sarà decisivo l’operato nel club sul fronte cessioni perché l’acquisto del centravanti non diventi un altro incubo organizzativo. Ci sono vari giocatori sulla lista dei partenti che il Barcellona spera di piazzare in altre squadre: tra questi Dest, Umtiti, Demir, soprattutto Coutinho, che ha un pesantissimo ingaggio da 15 milioni a stagione e che è ormai fuori dal progetto. Infine, ci sarebbe la situazione di Ousmane Dembélé: il francese è in scadenza di contratto, con il Barcellona che sta trattando un rinnovo a cifre più contenute. «È una trattativa complicata, ma spero che possa restare con noi», ha detto Xavi. «È un giocatore capace di fare la differenza, può essere il miglior calciatore al mondo nel suo ruolo. Questa è una vera opportunità per lui e non può perderla».

Su Torres invece, l’allenatore del Barcellona si è così espresso: «Sono molto contento dello sforzo che ha fatto la società per prenderlo. Ci darà tanto, può giocare in vari ruoli. Vedremo come evolverà la situazione del salary cap: ci sono giocatori in partenza, e se convinceremo Dembélé a firmare un nuovo contratto con cifre più basse, allora potremo schierarlo». Nel frattempo, il Barcellona se l’è cavata al meglio nella prima partita del 2022 vincendo sul campo del Mallorca con un gol di Luuk de Jong, un altro giocatore il cui futuro in Catalogna appare in bilico. Un successo che ha permesso ai blaugrana di raggiungere il quinto posto in classifica e accorciare a un solo punto di distanza dalla zona Champions.