Il meraviglioso ritorno all’Ajax di Brian Brobbey

Dopo sei mesi al Lipsia, il giovane attaccante olandese è tornato in prestito nel club in cui è cresciuto. E ha segnato una doppietta nel suo secondo esordio con il club di Amsterdam.

All’Ajax c’era un po’ di timore in vista delle gare di gennaio: Sébastien Haller, autore di ben 22 gol stagionali tra Eredivisie e Champions League, si trova in Camerun per disputare la Coppa d’Africa, e quindi il tecnico Ten Hag si trova costretto a dover rinunciare al suo terminale offensivo – nonché uno dei migliori giocatori della rosa in senso assoluto. Tutti i dubbi sono stati cancellati dall’impatto immediato avuto da Brian Brobbey, che dopo i primi sei mesi della stagione vissuti a Lipsia è tornato ad Amsterdam e ha segnato una doppietta nel suo secondo esordio con la squadra di Amsterdam, nella gara di campionato giocata in casa dell’Utrecht. Il primo gol è arrivato al 19esimo minuto, di testa, su cross telecomandato di Dusan Tadic (arrivato al 13esimo assist stagionale); l’asse tra il fantasista serbo e Brobbey si è riacceso di nuovo al tramonto del primo tempo, e ha permesso al giovane centravanti olandese di realizzare il gol dello 0-3 con un tiro sotto misura – la rete iniziale è stata siglata da Antony dopo pochi minuti di gioco.

Grazie alla sua doppietta, Brobbey è stato nominato Mvp della partita ed è entrato in un club esclusivo, a cui erano riusciti a iscriversi solo Johan Cruijff, Frank Rijkaard e il suo compagno di squadra Davy Klaassen: quello dei giocatori in grado di segnare all’esordio con la maglia dell’Ajax, e poi di segnare pure nella prima partita della loro seconda esperienza all’Ajax. La differenza è che Brobbey non ha ancora compiuto vent’anni (li festeggerà il primo febbraio), mentre tutti i suoi predecessori erano molto più maturi quando hanno tagliato questo singolare traguardo statistico. Del resto la precocità è la grande caratteristica di Brobbey: nella sua prima stagione nella prima squadra dell’Ajax, giusto l’ultima (2020/21), ha messo insieme 19 gare complessive, di cui solo tre da titolare, con sei gol segnati; nel corso del suo brillante percorso giovanile, sempre con l’Ajax, ha accumulato cifre ben più consistenti: 16 marcature in 29 gare con la squadra B, che gioca in seconda divisione; con l’Under 19 e l’Under 17 la media è stata di gran lunga superiore, 63 reti in 65 partite; numeri simili anche in Nazionale, 16 gol in 24 partite con l’Under 17 e un assist e una rete nelle uniche due partite giocate con l’Under 19, a fine 2019; nell’Under 21, in cui ha esordito a marzo 2021, siamo già a sette presenze e tre gol.

È in virtù di queste cifre, e di un talento evidente, che il Lipsia ha deciso di puntare su di lui,. Solo pochi mesi fa, il club tedesco è riuscito a sottrarlo letteralmente all’Ajax alla scadenza del contratto. In Germania, però, il centravanti olandese ha dovuto affrontare la concorrenza di compagni di reparto di maggior esperienza, primi tra tutti André Silva e Nkunku, ma anche di Poulsen e di altri talenti offensivi come Szoboszlai e Dani Olmo. Nonostante lo scarsissimo utilizzo (appena 250′ spalmati in 14 presenze complessive), Brobbey ha detto di aver imparato tanto nel suo periodo al Lipsia: «Per me è stata un’esperienza fondamentale, sia in campo che fuori: ho migliorato la mia condizione fisica e le mie abitudini da professionista, ma soprattutto ho ampliato la mia conoscenza del gioco, perché mi sono allenato su tattiche completamente diverse rispetto a quelle dell’Ajax, per esempio il Gegenpressing». È un bene che Brobbey si sia trovato bene nell’ex Germania Est anche se ha giocato pochissimo: il suo ritorno all’Ajax si è concretizzato con la formula del prestito fisso e senza alcuna opzione di riscatto, quindi a fine stagione compirà di nuovo il viaggio tra Amsterdam e Lipsia. È evidente che la squadra della Red Bull crede ancora in lui, nelle sue potenzialità, e nel fatto che un ritorno a casa, anche solo temporaneo, potesse giovargli. Il bellissimo esordio con l’Utrecht è un segnale significativo, in questo senso.