L’outdoor in tutte le sue forme, in Trentino

La montagna come luogo ideale per entrare in contatto con la natura, in una regione che mette a disposizione una serie di attività imperdibili.

L’inverno vuol dire mettersi in viaggio alla volta delle montagne, godersi paesaggi innevati, trovare ristoro nei rifugi e, ovviamente, indossare gli sci e planare lungo le piste. Ma non c’è solo questo in Trentino, una regione che offre agli amanti della neve e non solo una serie di opportunità varie nel loro genere, e che sposano alla perfezione il contatto con la natura e il paesaggio che è alla base di un’esperienza in montagna. Così, un weekend in Trentino diventa l’occasione perfetta per assaporare la connessione tra sport e natura in tutte le sue forme: c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Sulla neve, all’alba

L’emozione dell’alba sulle piste da sci, un paesaggio immacolato, le distese di neve che riempiono gli occhi. Perché non indossare subito scarponcini e sci per essere i primi a calcare le piste? È il servizio offerto da Trentino Ski Sunrise, un’esperienza offerta tra dicembre e marzo in numerose località, con una serie di appuntamenti. Nel silenzio delle prime ore del nuovo giorno che ancora avvolge la montagna, scivolare sulle piste perfettamente tirate dai gatti delle nevi dopo un meticoloso lavoro notturno diventa un rito, scandito dal solo rumore delle lamine che incidono il primo strato di neve dura. Non mancherà poi una ricca e gustosa colazione in rifugio, a base di prodotti locali, preparati secondo ricette della tradizione.

Perlustrare la montagna, come si preferisce

Il Trentino non è solo la meta perfetta per le attività sciistiche, ma l’inverno diventa stagione prediletta per abbandonarsi nel silenzio delle foreste, dove respirare e ascoltarsi per ricaricarsi di energie nuove tra escursioni a piedi, in bici, a cavallo, con i cani e con gli sci di fondo. Percorrere, a piedi o con le racchette da neve, sentieri e strade forestali, muoversi tra grandi spazi di natura, come ad esempio nei tre Parchi naturali, è una delle attività più emozionanti dell’inverno. Una delle attività più suggestive è indubbiamente la “Notte in Igloo”, nel Parco naturale Adamello Brenta, a Madonna di Campiglio: insieme alle guide alpine di sera si raggiunge con le ciaspole una piccola radura in mezzo al bosco, per poi trascorrere la notte in un vero igloo di ghiaccio immersi nel silenzio e nella natura.

Per gli amanti delle due ruote, si può salire in sella alle Fat Bike, mountain bike con pneumatici molto larghi studiate per affrontare i percorsi innevati, sia nella modalità tradizionale sia con pedalata assistita. Ancora, Charlotte Horse Riding, maneggio aperto tutto l’anno che si trova a Campitello di Fassa, propone cavalcate nella natura in Val di Fassa, ma escursioni giornaliere a cavallo per ammirare lo spettacolo della neve vengono proposte anche dai maneggi della Val Rendena.

Ph. Simone Mondino

Avventure bianche tra neve, ghiaccio e aria

Le esperienze invernali che scatenano emozioni e mettono in circolo l’adrenalina sono di casa in Trentino, dove si può provare tutto questo immersi in ambienti davvero unici. Per esempio, quando si prova l’esperienza dello scialpinismo le sensazioni e le emozioni di stare nella natura si amplificano nell’ambiente attraente, dell’alta montagna. In Trentino la scelta degli itinerari è delle più ampie, in ogni gruppo montuoso. Proprio lo scialpinismo, insieme alle racchette da neve e all’arrampicata su cascate di ghiaccio, è al centro della proposta Let’s Dolomites ideata dalle Guide alpine del Trentino: una serie di esperienze “avventurose” a contatto con la natura scegliendo tra escursioni giornaliere, o veri e propri trekking di più giorni da rifugio a rifugio con le ciaspole o gli sci da alpinismo.

Imperdibile poi l’esperienza del freeride: una volta usciti dai tracciati, il contatto con la natura raggiunge i massimi livelli e il silenzio della neve fresca e polverosa viene interrotto solo dal rumore leggero della propria scia. Vera e propria capitale del freeride nelle Dolomiti è San Martino di Castrozza. E che dire del parapendio tandem? Si plana dolcemente sopra i boschi innevati, le piste da sci ed i rifugi di montagna, si ammira l’incantevole scenario delle Dolomiti da una prospettiva davvero unica.

Ph. Marco Corriero

Scoprire i segreti dei gattisti

Non siete mai stati curiosi di sapere come vengono preparate, ogni notte, le piste protagoniste delle sciate invernali? Il team Gattisti Tognola si occupa ogni notte di un lavoro indispensabile, e per scoprire il “dietro le quinte” sono offerte gite guidate con gatto delle nevi (esclusivamente su prenotazione per un massimo di due persone per mezzo), con partenza dall’Alpe Tognola alle ore 16:30.

Il team di Paganella Ski mette a disposizione la loro esperienza per chi è curioso di accompagnarli nel corso del loro lavoro. Il team prepara ogni giorno 55 chilometri di piste, per garantire agli ospiti esperienze indimenticabili sulla neve. Come si azionano frese da neve e spazzaneve? Cosa significano i simboli sul display? Cosa comunicano i colleghi via walkie-talkie? Dal sedile del passeggero, un’opportunità unica per salire sul gatto delle nevi e scoprirne il lavoro prezioso.

Ph. Steve Gatto

Un percorso green

Dopo la tempesta, arriva il sole. È il messaggio del Drago di Magré, l’opera dell’artista del legno di fama mondiale Marco Martalar, dopo la tempesta Vaia che si abbatté nell’ottobre del 2018, un evento meteorologico estremo proveniente che ha schiantato milioni di alberi e distrutto di decine di migliaia di ettari di foreste alpine. L’opera, alta più di 6 metri e lunga 7, domina i boschi dell’Alpe Cimbra da Lavarone e presto sarà punto di partenza e arrivo del percorso tematico “Lavarone Green Land” che coinvolgerà altre sorprendenti installazioni. L’obiettivo del progetto è quello di un percorso tematico in ottica green volto alla valorizzazione del materiale recuperato dai boschi colpiti dalla tempesta Vaia. Il legno utilizzato per la realizzazione dell’opera non è stato trattato e proprio per questo motivo il possente Drago col passare del tempo e degli anni a poco a poco scomparirà sposando appieno la filosofia dello scultore legata al concetto naturale di “morte e decomposizione”.