Guarda la bottiglietta di Gabaski con tutte le infografiche sui rigoristi del Senegal

Al portiere dell'Egitto, però, il suo lavoro statistico non è bastato: alla lotteria finale ha parato un solo penalty, mentre i suoi compagni ne hanno sbagliati due.

Il portiere egiziano Mohamed Abou Gabal, che tutti però chiamano Gabaski, è diventato improvvisamente celebre nel corso della prima Coppa d’Africa giocata da titolare. Anche se ha compiuto da poco 33 anni e gioca da diversi anni nello Zamalek – una delle squadre più forti e rappresentative dell’intero calcio africano, non solo egiziano – non era mai riuscito a imporsi davvero, al di là del particolare soprannome. Poi, come detto, è arrivata la fiducia del ct Carlos Queiroz, e Gabaski si è preso la scena: nel corso della manifestazione ha parato addirittura otto rigori, tra cui quello calciato da Sadio Mané nei minuti regolamentari della finale giocata contro il Senegal.

Proprio in occasione del rigore parato a Mané, praticamente tutti hanno notato come Momo Salah, prima del tiro, sia andato dal suo compagno di Nazionale per dirgli dove buttarsi, visto che conosce piuttosto bene le abitudini del suo compagno di club al Liverpool. In effetti, come detto, Gabaski ha sventato il rigore del numero 10 del Senegal, ma è bello pensare e sapere che la sua bravura sia andata oltre il suggerimento di Salah, che sia stata frutto di un suo lavoro di preparazione.

Abbiamo anche le prove: Saddick Adams ha ritrovato la bottiglietta d’acqua utilizzata da Gabaski nel corso della finale, e l’ha mostrata a tutto il mondo attraverso un video pubblicato sul suo profilo Twitter. Gabaski ha realizzato e fatto stampare delle infografiche sui rigoristi del Senegal e li ha attaccati su questa bottiglietta di plastica. Si leggono i nomi, oltre che di Mané, anche di Koulibaly, Dia, Keita Baldé, Sarr, Diallo, insomma di tutti i giocatori che avrebbero potuto tirare un rigore nel corso della partita o della lotteria finale.

È andata proprio così: Senegal-Egitto è finita ai rigori, anche se purtroppo (per Gabaski, per Salah, per Queiroz e per tutti i tifosi egiziani) il lavoro preparatorio del portiere dello Zamalek non è bastato: Gabaski è riuscito a parare un solo tiro, quello di Diallo, mentre invece due suoi compagni (Monem e Laheem) si sono fatti ipnotizzare da Mendy. Così il Senegal è diventato campione d’Africa. Nonostante la sconfitta, Gabaski è stato giustamente premiato come miglior portiere della manifestazione. Anzi, il momento in cui ha ritirato il riconoscimento è stato davvero crudele, perché l’ha ricevuto subito dopo la fine della lotteria dei rigori, mentre era ancora in lacrime.

In passato anche altri portieri avevano avuto la stessa idea di Gabaski. Tra questi uno dei più celebri è certamente Pickford, per cui in realtà si tratta di una tradizione consolidata. Il portiere dell’Everton e della Nazionale inglese non è solito utilizzare una bottiglia usa e getta, piuttosto la sua borraccia personale. L’ha fatto anche ai Mondiali, in occasione di Colombia-Inghilterra, match degli ottavi di finale: fu beccato dalle telecamere mentre sbirciava i suoi appunti, e dopo la gara dichiarò che «solo Falcao aveva tirato in modo diverso rispetto a quello che suggerivano le mie statistiche».