Il geniale colpo no look di Bill Murray sul campo da golf

Il miglior putt che vedrete oggi.

Ci sono tanti motivi per innamorarsi di Bill Murray che vanno oltre i suoi film, le sue doti da attore – una volta Il Post ne ha raccolti un po’ in questo articolo. Per gli appassionati di sport, potrebbe essere il fatto che anche lui è così: da sempre, infatti, Murray ha un rapporto viscerale con il golf. Da ragazzo ha lavorato in un club come caddie (l’addetto che porta le mazze ai golfisti) in un club dell’Illinois, in seguito ha partecipato a diversi tornei negli Stati Uniti insieme ai suoi fratelli. A un certo punto della loro carriera/vita, golf e cinema si sono anche incrociati: precisamente nel 1980, quando Bill Murray recitò in Caddyshack (in italiano Palla da Golf), un film scritto dal fratello Brian-Doyle Murray in cui interpretava il giardiniere di un campo da golf in lotta perenne con una marmotta.

Quasi a voler alimentare il suo mito, nell’ultimo torneo a cui ha partecipato, Bill Murray si è messo in mostra con un colpo davvero bellissimo da guardare, anche per chi non è appassionato di golf: si tratta di un putt no-look, vale a dire di un tiro che serve a far entrare la pallina in buca e che si esegue all’interno del green. Di solito, mancare i putt è il modo migliore – quindi peggiore, dal punto di vista di un golfista – per sprecare colpi e perdere posizioni in classifica: la media dei giocatori professionisti è di 1,5 colpi, ma non è raro che ne occorrano più di tre. Come detto, Murray ne ha realizzato uno senza guardare. Il video, che trovate sotto, è diventato virale in pochi istanti. Giusto per dare qualche numero: ha avuto più di 2,4 milioni di visualizzazioni solo sul tweet del PGA Tour.

Oltre che con Caddyshack, Bill Murray ha cercato di sfruttare economicamente la sua vicinanza al golf creando una linea di abbigliamento che, ovviamente, porta il suo nome: dal 2017, infatti, esiste la la William Murray Golf, che come mission ha proprio quella di «portare irriverenza casual in uno sport che può essere visto come serioso e in qualche modo noioso». Inutile aggiungere che, per farlo, si passa da abiti eccentrici, colorati, quindi piuttosto vicini alla personalità istrionica del protagonista di Ghostbusters Lost in Translation, solo per citare alcuni dei suoi titoli più famosi.