Il Manchester United ha fatto ZERO tiri nella ripresa del derby perso 4-1 contro il City

Una sconfitta senza attenuanti contro la squadra di Guardiola.

Non è certo una novità che il City sia diventata la squadra migliore della città di Manchester. Lo dicono gli albi d’oro degli ultimi anni, lo dice la classifica di questa Premier League. L’ha ribadito in modo chiaro e violento anche il derby giocato ieri all’Etihad: la squadra di Pep Guardiola, guidata da un Kevin De Bruyne a dir poco sontuoso, ha battuto lo United con un netto 4-1. Il geniale centrocampista belga ha aperto le marcature su assist di Bernardo Silva, poi ha realizzato la sua seconda rete quando non eravamo ancora alla mezz’ora di gioco. In mezzo è arrivato il pareggio di Sancho, con una bella conclusione a giro. Nella ripresa, i Citizens hanno trovato prima il 3-1 – con un gran tiro al volo di Mahrez su angolo del solito De Bruyne – e poi, negli ultimi minuti, la rete del 4-1 definitivo, ancora con Mahrez.

Il dominio degli uomini di Guardiola è stato imbarazzante, soprattutto nella ripresa. In questo caso, l’aggettivo che abbiamo usato non è un’iperbole, anzi: il Manchester United, infatti, non è riuscito a tentare nemmeno una volta la conclusione per tutta la seconda frazione di gioco. Non è che nel primo tempo le cose siano andate molto meglio: quello di Sancho è stato solo uno dei cinque tiri dei Red Devils, di cui due finiti nello specchio della porta di Éderson. Dopo l’intervallo, le cose sono addirittura peggiorate: lo United è stato letteralmente asfissiato nella sua metà campo, il possesso palla del City ha raggiunto percentuali mostruose (78% secondo le rilevazioni di Whoscored) ed è stato anche piuttosto efficace a livello offensivo – la squadra di Guardiola ha accumulato 14 conclusioni, di cui cinque nello specchio della porta difesa da De Gea.

La prestazione del Manchester United è stata scialba, per non dire evanescente, in fase offensiva. Sicuramente ha inciso il caso-Ronaldo: il fuoriclasse portoghese non è sceso in campo e non è andato neanche in panchina, ufficialmente per un problema fisico. Secondo quanto riportato da The Athletic, Cristiano ha deciso di non seguire la squadra una volta che era diventata certa la sua assenza: si è recato in Portogallo per recuperare da un fastidio ai flessori dell’anca, sorprendendo – negativamente – i suoi compagni di squadra, che si aspettavano la sua presenza allo stadio. Le interpretazioni di alcuni tabloid – tra cui il Sun – è decisamente diversa, nel senso di peggiore: Ronaldo avrebbe deciso di non partecipare alla “trasferta” dello United quando Rangnick gli ha comunicato che non sarebbe partito titolare nella partita, a prescindere dalle sue reali condizioni fisiche. Rangnick si è affidato, oltre che al già citato Sancho, ad Elanga e a Bruno Fernandes; Lingard e soprattutto Rashford sono entrati solo nella ripresa. Ovviamente l’assenza di CR7 non può bastare per giustificare la distanza enorme percepita a Etihad, sublimata nella statistica dei tiri in porta e in questo grafico pubblicato dall’account Twitter The Analyst.