Il Manchester United non vincerà niente per la quinta stagione consecutiva

Un record negativo che non si verificava dagli anni Settanta.

La grande notte di Oblak e dell’Atlético Madrid, l’inconsistenza del progetto tattico di Rangnick, l’incoerenza evidente tra la squadra costruita da Solskjaer e l’arrivo di Ronaldo. Questi sono solo alcuni degli ingredienti dell’eliminazione del Manchester United dalla Champions League, che ormai è diventato un classico di fine inverno: nelle ultime sette stagioni, infatti, i Red Devils sono riusciti solo una volta a raggiungere i quarti di finale del torneo europeo più prestigioso. In attesa che inizi l’ennesimo anno zero, con Rangnick a organizzare la ricostruzione da direttore tecnico e non più da allenatore, la squadra di Old Trafford deve fare i conti con un altro primato negativo piuttosto inquietante: l’uscita dalla Champions certifica in maniera pressoché certa che la stagione 2021/22 si chiuderà senza trofei sollevati al cielo da capitan Maguire. Al momento, infatti, lo United accusa 20 punti di svantaggio dal City capolista e deve giocare solo nove partite di Premier League: impossibile pensare a una rimonta, considerando che di mezzo ci sono anche Liverpool, Chelsea, Arsenal e forse anche Tottenham. Nelle coppe, se possibile, è andata addirittura peggio: Ronaldo e compagni sono stati eliminati già a settembre dalla Coppa di Lega (sconfitta contro il West Ham al terzo turno) e poi hanno perso ai rigori contro il Middlesbrough, squadra di seconda divisione, nel quarto turno di FA Cup.

L’ultimo trofeo vinto dal Manchester United risale alla stagione 2016/17, quando sulla panchina in mattoni rossi di Old Trafford sedeva José Mourinho. Al suo primo anno nel club che fu di Alex Ferguson, il tecnico portoghese conquistò il Community Shield (eredità della FA Cup conquistata nel 2016 da Van Gaal), la Coppa di Lega e l’Europa League. Da allora, lo United non è mai stato realmente in corsa per vincere la Premier League – i due secondi posti, nel 2018 e nel 2021, sono arrivate con distanze siderali dal City – e ha solo sfiorato il successo in alcune competizioni minori: è stato sconfitto nella finale di Supercoppa Europea 2017 contro il Real Madrid, poi nella finale di Europa League 2021 contro il Villarreal e nel 2020 ha raggiunto la semifinale in tre competizioni diverse, la FA Cup, la Coppa di Lega e l’Europa League, perdendole tutte.

Per trovare una striscia così lunga di stagioni senza trofei bisogna andare molto molto indietro. Qualcuno penserà all’inizio dell’era Ferguson, ma in realtà non è così: in effetti Sir Alex arrivò a Old Trafford nel novembre 1986, l’anno prima lo United non aveva vinto niente e non avrebbe vinto niente fino al termine della stagione 89/90, quella del successo in FA Cup. La matematica, però, non è un’opinione: il trionfo in Coppa d’Inghilterra arrivò al termine della quinta annata sportiva iniziata dall’ultimo titolo – un’altra FA Cup, conquistata nel 1985. E quindi c’è da fare un ulteriore passo indietro nel tempo, addirittura agli anni Sessanta-Settanta: dopo la vittoria nella Coppa dei Campioni 1967/68, la prima per un club della piramide calcistica inglese, lo United rimase a secco fino 1977, quando trionfò in FA Cup. In mezzo, i Red Devils vissero dei veri e propri drammi sportivi: il doppio addio del manager Matt Busby (nel 1969 e poi nel 1971), un inarrestabile crollo delle prestazioni in campionato e infine la clamorosa retrocessione del 1974, propiziata da un incredibile gol di tacco di Denis Law, uno dei campioni d’Europa del ’68. Ai giorni nostri non siamo ancora arrivati a questo punto, lo United non rischia certo di scendere in Championship, ma resta la malinconia per un grande club che ormai sembra aver smarrito completamente la sua identità, la sua strada: quella che porta alla vittoria.