Un politico di estrema destra è stato cacciato dal campo di calcetto di Zidane

In Francia, a una settimana dalle elezioni, Eric Zemmour ha cercato di sfruttare la squadra di Zizou per la sua campagna elettorale.

A una settimana dalle elezioni presidenziali francesi, Eric Zemmour – candidato del partito di estrema destra “Reconquête” – ha trovato ancora una volta il modo di far parlare di sé. E stavolta lo ha fatto su un campo da calcio. Non uno qualunque, ma quello di Zinédine Zidane. Zemmour, noto per le sue forti posizioni anti immigrazione, si è presentato, con tanto di troupe televisiva al seguito, in un centro sportivo di Aix-en-Provence, nel sud della Francia, dove ha sede la squadra Z5, fondata dall’ex Pallone d’Oro e figlio di immigrati di origine algerina. Dopo pochi minuti di gioco è intervenuto il fratello di Zizou e gestore della struttura, Noureddine, che ha intimato al politico e ai suoi collaboratori di lasciare il centro sportivo.

«Non so cosa stia succedendo. Stiamo giocando bene, è fantastico» ha risposto a favore di telecamera Zemmour. Il politico, nonché ex conduttore televisivo, ha iniziato a inveire contro lo staff del campo: «Non abbiamo il diritto di giocare qui? Bene, questo dice tutto». Noureddine Zidane ha difeso la sua decisione, spiegando che Zemmour non aveva avvertito che sarebbe venuto con le televisioni al seguito, e che il centro sportivo non voleva in alcun modo essere parte della campagna elettorale del candidato di estrema destra. In realtà la visita di Zemmour al centro di Aix-en-Provence sembrerebbe tutt’altro che casuale: pochi giorni fa era stato a Marsiglia, definita «una città distrutta dall’immigrazione», e per molti media francesi – tra cui Le Parisien – il suo intento,  era quello di sfruttare l’immagine di una delle figure più amate di Francia per lanciare un messaggio provocatorio e salire ancora nei sondaggi. L’intera scena è stata immortalata in un video dell’agenzia AFP.

Al momento Zemmour si trova a rincorrere il presidente uscente Emmanuel Macron, ma anche Marine Le Pen, una sua rivale d’area politica. Domenica 10 aprile è previsto il primo turno di voto, ma la strada verso il ballottaggio, in programma due settimane dopo, è ancora lunga: il presidente uscente è dato al 27%, con Le Pen al 21%; Zammour, invece, avrebbe solo il 10% delle preferenze. A spaventare Macron potrebbe essere proprio la possibile alleanza tra il “Rassemblement National” di Le Pen e “Reconquête” di Zemmour, che come detto si presenteranno separati al primo turno ma poi potrebbero unire le forze per il ballottaggio.