L’Atalanta è la squadra che cede più calciatori in prestito al mondo

Non solo giovani da valorizzare, ma anche giocatori affermati come Gosens, Romero, Gollini.

In queste ultime settimane si è parlato tantissimo di prestiti di calciatori. In primis perché la Fifa ha redatto nuove regole per questo meccanismo di compravendita dei calciatori, in modo da «incentivare lo sviluppo dei giovani calciatori, riducendone l’accaparramento, e promuovere l’equilibrio competitivo», come si legge nel comunicato ufficiale della Federazione internazionale. Andando per sommi capi, i nuovi paletti riguardano il numero massimo di calciatori professionisti che sarà possibile cedere o acquisire in prestito (otto), un nuovo tetto massimo di trasferimenti in prestito tra due società (tre), la durata massima di un prestito (un anno) e il divieto di un sub-prestito a un terzo club. Queste regole non riguarderanno i calciatori Under 21, ma si inaspriranno progressivamente: nel 2023, infatti, il numero massimo di giocatori acquistabili o cedibili in prestito scenderà a sette, poi nel 2024 arriverà fino a quota sei.

Oltre a questi cambiamenti piuttosto impattanti per tutte le società, è arrivata la seconda esclusione consecutiva dell’Italia dalla fase finale dei Mondiali. Un evento sportivamente funesto che ha riaperto l’infinito dibattito sul fatto che in Serie A non si dia abbastanza spazio ai giovani, sull’incidenza dei trasferimenti in prestito rispetto a questa statistica, sull’accumulo di giocatori stranieri piuttosto che di talenti nostrani da valorizzare. In questo senso, e considerando anche i nuovi regolamenti Fifa di cui abbiamo già parlato, da più parti si è invocato un cambio di rotta e di strategia, considerando che ci sono ben sei club italiani nella top 10 di quelli che cedono più calciatori a titolo temporaneo, e che il podio di questa particolare classifica – redatta su scala globale – è totalmente occupato da società di Serie A: al primo posto c’è l’Atalanta, con 64 calciatori in prestito ad altri club; dietro il club bergamasco, ci sono Juventus (60) e Inter (51), considerando anche quelli formalmente aggregati all’Under 23 e/o alla Primavera. Tutti i dati sono consultabili su questa pagina di Transfermarkt.

Il caso dell’Atalanta, che da anni ha cambiato il proprio modello di reclutamento, è piuttosto esplicativo: nel centro giovanile di Zingonia sono passati e/o sono stati allevati Kulusevski, Bastoni e Kessiè, negli ultimi anni Gasperini ha lanciato Conti, Gagliardini e, per ultimo, Moustaphà Cissè. Eppure la capacità produttiva del vivaio nerazzurro non è stata utilizzata solo per rinforzare la prima squadra, ma soprattutto per alimentare la crescita e garantire la sostenibilità economica del club. È per questo che Diallo è stato venduto per 40 milioni al Manchester United, e la stessa cosa vale per Kulusevski – acquistato dalla Juventus a gennaio 2020 per 35 milioni di euro. I prestiti sono uno strumento fondamentale per questo sistema, infatti l’Atalanta è al primo posto anche nella classifica del valore complessivo di tutti i giocatori ceduti a titolo temporaneo: Christian Romero (attualmente in prestito al Tottenham, anche se nel suo contratto è previsto un obbligo di riscatto da circa 50 milioni) è il più costoso di questo contingente, visto che il suo cartellino è valutato 40 milioni; anche Gosens (valore di mercato di 30 milioni) è formalmente in prestito all’Inter, così come Gollini al Tottenham (10 milioni). Dietro l’Atalanta, in questa classifica ci sono Arsenal (129 milioni), Juventus (119 milioni) e Tottenham (111 milioni), che però arrivano a raggiungere queste cifre con molti meno calciatori. Anche questo è un dato molto significativo.