A causa di Brexit, a Vila-Real sono stati erogati 1300 passaporti in sette giorni

Per i tifosi del Submarino Amarillo, era l'unico modo per poter andare ad Anfield per la semifinale d'andata di Champions League.

L’unica e ultima semifinale di Champions League del Villarreal risale alla stagione 2005/06. A pochi mesi dalla vittoria italiana al Mondiale in Germania, il Sottomarino Giallo fu eliminato a un passo dall’ultimo atto dall’Arsenal di Wenger. Nella memoria di tutti i tifosi, spagnoli e non, è rimasto anche il rigore sbagliato da Román Riquelme a pochi minuti dalla fine del match di ritorno: se il fantasista argentino avesse segnato, il Villarreal di Manuel Pellegrini avrebbe affrontato il Barcellona al Parco dei Principi. Ora, sedici anni dopo, però i tifosi spagnoli possono sognare un’altra finale dopo quella di Europa League dello scorso anno, vinta ai rigori contro il Manchester United. Ma come sedici anni fa, sulla strada per Parigi c’è un’altra squadra inglese: il Liverpool di Jürgen Klopp.

Dopo aver sbancato lo Juventus Stadium e l’Allianz Arena, i tifosi spagnoli sognano un’altra impresa calcistica ad Anfield Road, uno dei campi più caldi e leggendari d’Europa. Un impianto che non si riempirebbe nemmeno se tutti gli abitanti di Vila-Real si recassero in massa a Liverpool, visto che il paesino della comunità valenciana conta 50mila abitanti mentre lo stadio può ospitare più di 53mila persone. In ogni caso, ad Anfield questa sera ci saranno circa tremila tifosi vestiti di giallo, e metà del costo totale della loro trasferta è stato pagato da Fernando Roig, presidente del Villarreal. Solo che questi tifosi hanno dovuto superare un problema logistico e burocratico: per viaggiare in Inghilterra dopo Brexit, vale a dire l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, è necessario possedere un passaporto biometrico, vale a dire n tradizionale passaporto dotato di un microprocessore contenente informazioni biometriche univoche, che quindi confermano l’identità del possessore. Una pratica che richiede tempo, ma che la polizia spagnola è riuscita a sbrigare in tempi straordinariamente brevi, tanto da ricevere i ringraziamenti via Twitter dello stesso Villareal.

 

Esatto, avete letto bene: in soli sette giorni le autorità di Vila-Real sono riuscite a erogare più di 1300 passaporti. Uno sforzo enorme, ma senza il quale i tifosi spagnoli non sarebbero riuscire a vivere una notte da Champions nel tempio di Anfield Road, visto che da ottobre scorso è necessario questo documento per accedere al Regno Unito da qualsiasi Paese estero. Prima, invece, l’appartenenza all’Unione Europea permetteva la libera circolazione dei viaggiatori. Grazie agli impiegati della polizia di Vila-Real, i tifosi del Submarino Amarillo non hanno dovuto maledire il referendum del 23 giugno 2016, che ha sancito l’inizio del lungo percorso di uscita della Gran Bretagna dall’UE.