L’incredibile salvezza dello Stoccarda

A 22 minuti dalla fine del campionato, la squadra di Materazzo aveva cinque punti di distacco dall'Hertha Berlino.

A volte una salvezza può essere festeggiata più di uno scudetto. Sembra un paradosso, ma è esattamente quello che è successo in Bundesliga. Dopo aver latitato nelle zone basse della classifica per tutta la stagione, lo Stoccarda ha scelto il modo più drammatico possibile per garantirsi un altro anno in massima divisione. Tra l’altro, questa salvezza così incredibile è arrivata in casa, in una Mercedes Benz Arena completamente esaurita per la gara contro il Colonia, ultimo turno di campionato, con gli avversari dello Stoccarda – il Colonia – erano ancora in corsa per conquistare la qualificazione alla Conference League. Fin dai primi minuti si capisce che sarà una partita ricca di momenti tesi. Ne bastano dieci, allo Stoccarda, per chiudere il Colonia nella sua metà campo e per costringere Luca Kilian a concede ingenuamente un calcio di rigore. Dal dischetto, però, Sasa Kalajdzic – 15 presenze e sei reti in stagione – trova la gran parata del portiere ospite Schwäbe: con la mano di richiamo, il portiere del Colonia riesce ad alzare sopra la traversa il tiro incrociato dell’attaccante austriaco, tenendo lo Stoccarda in zona playout: l’Hertha, infatti, è avanti di tre punti e sta pareggiando in casa del Borussia Dortmund.

In campo arriva l’urlo disperato degli spalti, ma sul calcio d’angolo seguente è proprio Kalajdzic a firmare la propria redenzione, sfruttando i suoi due metri d’altezza per il colpo di testa che vale il vantaggio. Il problema, però, è che anche l’Hertha va in vantaggio: gol di Ishak Belfodil su rigore, così la squadra della capitale resta a +3. I 60mila della della Mercedes-Benz Arena spingono fortissimo gli uomini di Matarazzo, che sprecano occasioni davanti al portiere e colpiscono anche una traversa a porta vuota. La situazione diventa drammatica al 59esimo minuto, quando basta un errore del portiere Florian Müller – forse accecato dal sole, evidentemente con i guanti scivolosi – a trasformare una comoda presa alta nell’1-1 firmato Modeste. A quattro anni dall’ultima discesa in Zweite Liga, il destino sembra doversi compiere di nuovo, in maniera ineluttabile.

A Dortmund, però, le cose cambiano: al minuto 68′ Haaland trasforma un calcio di rigore, un quarto d’ora dopo arriva la rete del 2-1 firmata dal 17enne Moukoko, uno dei giovani talenti più attesi e anche reclamizzati del calcio tedesco, al suo primo gol in questa edizione della Bundesliga. Ora allo Stoccarda serve un gol per poter centrare una salvezza che a 23 minuti dalla fine sembrava impossibile, visto che l’Hertha aveva addirittura cinque punti di vantaggio. Alla Merecedes-Benz Arena, però, la gara sembra andare verso un pareggio che non serve a nessuno. C’è però un ultimo calcio d’angolo, quando siamo al minuto 92, e si deve battere sotto la curva dello Stoccarda. Il cross è corto, ma la sponda del giapponese Ito è perfetta. Un altro giapponese, Wataru Endo, difensore e capitano di 29 anni alla sua seconda stagione in Germania, si trova al centro dell’area di rigore e il colpo di testa scuote la rete. La sua corsa è sommersa dall’abbraccio dei compagni, si mischia al boato dei suoi tifosi, arriva persino la mascotte a festeggiare. Al triplice fischio finale l’invasione di campo è la conseguenza più logica di una salvezza a un certo punto insperata, raggiunta all’ultimo respiro. E per differenza reti, visto che la classifica dice Stoccarda 33 e Hertha Berlino 33. Dopo la partita, il tecnico della squadra di casa, Pellegrino Matarazzo (che è statunitense, ma ha evidenti origini italiane), ha detto che «ora siamo in estasi, è un grande momento. Non dimenticheremo mai ciò che è successo oggi». Lo stesso discorso vale anche per l’Hertha Berlino, che ora dovrà vedersela con l’Amburgo nel doppio spareggio che assegnerà l’ultimo posto disponibile per la Bundesliga 2022/23.