Da anni, anzi da sempre, si discute sul valore comparato dei grandi campionati europei, di distanze ampie o meno ampie tra Premier League, Serie Al, Bundesliga, Ligue 1 e Liga. Ovviamente è un dibattito etereo, basato sul nulla, visto che non ci sono dati empirici – a parte quelli economici – che possano realmente definire le differenze tra un torneo e l’altro. E poi stiamo sempre parlando di calcio, sport volatile ed episodico se ce n’è uno, visto che si basa su un gioco a basso punteggio e quindi inevitabilmente influenzato da fattori non controllabili. Inoltre, bisogna sempre capire il campo d’azione e d’indagine: cosa rende più competitiva una lega rispetto a un’altra? La qualità delle squadre che vincono oppure quella diffusa, vale a dire considerando anche le squadre metà classifica o quelle impegnate nella lotta-salvezza? Oppure possiamo/dobbiamo basarci solo sull’andamento nelle coppe europee?
Insomma, è evidente che ci sono mille declinazioni e sfaccettature. Però poi ci sono i dati empirici, che restituiscono una certa omogeneità. Anzi, nel caso della stagione che sta per terminare, i numeri sono addirittura identici, se consideriamo Serie A, Ligue 1 e Liga. In questi tre campionati, infatti, il Milan, il PSG e il Real Madrid hanno vinto il titolo con lo stesso punteggio: 86 punti in 38 partite. Anzi, c’è di più: questa quota è stata raggiunta tenendo un andamento identico, e cioè con 26 vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte complessive. Ciò che cambia è la distanza rispetto alle squadre seconde classificate: il Milan ha chiuso il campionato con due punti di vantaggio sull’Inter, mentre Real Madrid e Psg hanno conquistato il titolo con largo anticipo e con ampio margine su Barcellona (13 punti) e Olympique Marsiglia (15 punti). Anche il Bayern Monaco ha tenuto un andamento pressoché identico: il club bavarese ha conquistato il titolo con un po’ di turni d’anticipo e ha concluso la Bundesliga con otto punti di vantaggio sul Borussia Dortmund. Il campionato tedesco ha due squadre in meno rispetto a tutte le altre cinque leghe top, ma la media punti della squadra campione in carica è del tutto simile a quella di Milan, Real e Psg: 77 punti in 34 gare, ovvero 2,26 per match.
Insomma, è andata allo stesso modo dappertutto. Tranne in Premier League, dove il duello tra Manchester City e Liverpool si è risolto negli ultimissimi minuti dell’ultimo turno di campionato, e ad altezze siderali: con la vittoria in rimonta contro l’Aston Villa la squadra di Guardiola ha toccato quota 93 punti, mentre quella di Klopp si è fermata a 92. La media è pari a 2,44 punti accumulati per match, decisamente superiore rispetto a quelle tenute dagli altri club campioni nelle leghe migliori d’Europa. Tornando al discorso iniziale, registriamo un paradosso: in quella che consideriamo – all’unanimità – come la lega più difficile e competitiva del mondo, le due squadre in testa alla classifica hanno fatto più punti. Certo, magari per fare un vero confronto sarebbe interessante organizzare una sfida tra terze in classifica – Chelsea-Napoli – oppure tra settime e decime delle vare graduatorie – West Ham-Villarreal e Wolverhampton-Nantes. Come finirebbero queste partite?