Il Wisla Cracovia ha usato un’intelligenza artificiale per chiedere scusa ai suoi tifosi

Il club aveva fatto girare un sondaggio per capire quanto fossero disposti a pagare per entrare allo stadio.
di Redazione Undici
16 Giugno 2022

Una sigaretta su Twitter aveva annunciato, nel giugno 2021, l’arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio. La cartina dello stato del Minnesota, invece, è stata postata dall’account ufficiale della Juventus quando Massimiliano Allegri è tornato a Torino. Il Parma ha presentato il suo nuovo portiere, Gianluigi Buffon, facendogli vestire la maglia di Superman. Il fatto che il club emiliano sia stato costretto a eliminare il video e pagare una multa alla Warner Bros, che detiene i diritti di Clark Kent, per aver utilizzato la famosa “S” senza autorizzazione, è un’altra storia. Nel corso degli anni le società di calcio hanno trovano mezzi e modi sempre nuovi, innovativi, simpatici anche, per comunicare con i propri tifosi. L’ultima frontiera, a quanto pare, è utilizzare un’intelligenza artificiale in grado di creare dei personaggi che parlano direttamente ai follower.

Quest’ultima strategia è quella usata dall’account Twitter del Wisla Cracovia, dove “Kasia” – che, come detto, è una sorta di speaker che in realtà non esiste, perché creata da un’intelligenza artificiale – ha avuto un compito piuttosto ingrato: rivolgersi direttamente ai tifosi polacchi per chiedere scusa di un pasticcio diplomatico avvenuto precedentemente. «Ciao, sono Kasia, vengo direttamente da Marte e sto cominciando a capire come interpretare l’umore dei tifosi di calcio. A volte ci riesco bene, altre invece faccio cose sciocche».

 

Per capire a cosa si riferisca Kasia bisogna fare un passo indietro. Il Wisla è retrocesso in seconda serie dopo 26 anni di presenze continue in Ekstraklasa, la prima divisione della piramide polacca. Lo ha fatto nonostante i tredici titoli nazionali in bacheca e dopo una crisi economica che ha costretto il club a vendere i suoi migliori giocatori. Non è bastata la leadership di Jakub Błaszczykowski, tornato a Cracovia dopo i suoi anni al Borussia Dortmund e alla Fiorentina con l’intento dichiarato di salvare il club non solo sul campo – dal suo arrivo ha giocato praticamente gratis – ma anche dal fallimento. Insieme ad altri due soci infatti, “Kuba” ha investito direttamente nel Wisla, acquisendo alcune quote e dando una nuova stabilità economica alla società. Ma i suoi investimenti non sono stati comunque sufficienti, in questa stagione, per evitare il penultimo posto in classifica e quindi la retrocessione.

I tifosi del Wisla, notoriamente tra i più caldi d’Europa, non hanno protestato solo per i risultati sportivi della loro squadra, ma anche per un’iniziativa della società che ha fatto discutere: attraverso i propri canali ufficiali, infatti, era stato somministrato un sondaggio che chiedeva ai tifosi quanto fossero disposti a pagare per seguire il Wisla allo stadio. Nel modulo, inoltre, si suggeriva che i biglietti avrebbero potuto mantenere lo stesso prezzo nonostante la retrocessione. Questo perché, se i tifosi volevano tornare in Ekstraklasa in poco tempo, dovevano pagare come se ci fossero già. Un ragionamento che, ovviamente, non è piaciuto affatto ai tifosi del Wisla. Le scuse ufficiali del club sono arrivate immediatamente su Twitter, e sono state affidate a Kasia, unica a metterci la faccia: «Vi garantisco che i biglietti della prossima stagione avranno prezzi attrattivi per voi tifosi. Avrete presto nuove informazioni a riguardo. Intanto grazie per aver riempito il modulo, le vostre risposte sono state molto utili. Vi prometto che migliorerò».

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