È molto triste quello che sta succedendo a Barcellona con De Jong

Il club vuole separarsi a tutti i costi dell'olandese, condizione necessaria per tesserare i nuovi acquisti.

Nel 2019, Frenkie de Jong era stato uno dei grandi colpi di mercato dell’estate: insieme all’altro ex Ajax de Ligt, appena passato alla Juventus, i due giovani olandesi avevano disputato una straordinaria stagione – culminata con la finale di Champions sfiorata con la maglia ajacide – e avevano attirato l’interesse dei top club europei. Il centrocampista olandese, dotato di un senso del gioco come i più grandi, era poi passato al Barcellona, per una cifra che, comprensiva di bonus, superava gli 85 milioni di euro: un investimento che sottolineava l’importanza riservata al giocatore, che nei piani futuri del Barça sarebbe dovuto diventare uno dei pilastri a lungo termine del club.

Peccato che De Jong sia arrivato a Barcellona nel momento peggiore del club, almeno degli ultimi anni: in pochi anni la squadra ha subito varie rivoluzioni, sia a livello manageriale sia a livello di campo. La presidenza Bartomeu è stato uno dei peggiori capitoli del club, con i gravi disequilibri economici che hanno costretto il Barcellona a navigare in una situazione di forti incertezze: il debito da 1,3 miliardi di euro è una costante spada di Damocle sulle prospettive del club, che infatti nelle ultime stagioni ha dovuto appellarsi a soluzioni “creative” pur di continuare a far mercato. Ma è evidente che la situazione generale, amplificata dall’addio di Leo Messi per forzate esigenze economiche, non è stata un valido alleato nella crescita di De Jong nella realtà spagnola.

Adesso l’olandese è ufficialmente sul mercato, per ragioni chiare: il Barcellona ha bisogno di monetizzare per tesserare i suoi nuovi acquisti, tra cui Christensen, Kessié e Raphinha. Le regole salariali della Liga impongono che ogni club debba rientrare in precisi parametri di equilibrio tra spesa e incassi: De Jong è il sacrificato del club in quanto è il giocatore di maggior valore all’interno della rosa. A 25 anni, il suo cartellino vale non meno di 80 milioni di euro: per il Barça sarebbero soldi vitali, anche a costo di privarsi di uno dei giocatori più validi della rosa. Il club, riportano le fonti spagnole, ha già comunicato al centrocampista le proprie valutazioni: l’olandese deve accettare la partenza, con il Manchester United del suo vecchio allenatore ten Hag pronto ad accoglierlo.

Il quotidiano catalano Sport ha però raccontato come il calciatore sia poco propenso a questa soluzione: l’olandese non vorrebbe andare in Premier, preferendo rimanere al Barcellona. Nonostante il club catalano e lo United si siano già accordati sulla valutazione del giocatore, con 75 milioni di euro più 10 di bonus come cifra pattuita, De Jong è di tutt’altra idea: sempre Sport ha riassunto in vari punti, spesso personali, le motivazioni dietro la volontà dell’olandese di rimanere in Catalogna. Tra queste, l’aver comprato casa e la preferenza della fidanzata nel vivere a Barcellona, ma anche questioni di ordine calcistico, come la possibilità di giocare la Champions League e una certa idea di calcio che collima con le richieste di Xavi.

Non solo: De Jong sarebbe infastidito da quello che ritiene a tutti gli effetti un “mobbing” da parte del Barcellona. Il fatto che il club abbia deciso di sacrificarlo e voglia perseguire tutte le possibilità pur di scaricarlo, tra cui la possibile mancata convocazione per la tournée americana, è motivo di grande fastidio per l’olandese. Oltretutto, questioni economiche sarebbero in ballo: il centrocampista vorrebbe chiarezza su un’eventuale buonuscita che comprendesse anche il saldo dello stipendio dilazionato su più anni, come da accordi precedenti con la società. Di certo, De Jong è poco propenso ad accettare lo United: il suo agente lo ha espresso con molta chiarezza al club inglese. Il Barcellona potrebbe, dunque, cercare un altro acquirente interessato, per cercare una destinazione più gradita al giocatore.

Una situazione non ideale, né per il club, orientato a separarsi da un elemento tra i più importanti in rosa, né per il giocatore, “deprezzato” e poco valorizzato da questo scenario. Del resto, il mercato del Barcellona, per numerosi errori di mercato, per i frequenti cambi di guida tecnica e in generale per la disastrosa situazione finanziaria di cui si è già detto, è stato a dir poco schizofrenico negli ultimi anni: giocatori arrivati l’anno scorso, come Memphis Depay, potrebbero già partire, altri, come Trincao, non si sono praticamente mai visti, per non parlare di movimenti decisamente sbagliati come i vari acquisti di Pjanic, Coutinho, Malcom e così via.