Il Bayern Monaco spende tantissimo per i difensori

L'arrivo di Matthijs de Ligt è solo l'ultimo grande colpo per rinforzare la retroguardia bavarese.

Il Bayern Monaco ha fama di essere un club attento al bilancio, che non spende tanto per le operazioni di mercato in entrata, per comprare calciatori da altre squadre. È tendenzialmente così, se consideriamo che nessun affare concluso dal club bavarese ha mai superato gli 80 milioni di euro, ovvero la soglia minima per entrare nella top 20 degli acquisti più costosi di tutti i tempi. In realtà, però, la situazione cambia se leggiamo questa classifica filtrandola con un criterio relativo al ruolo, o meglio al reparto tattico: quello dei difensori. Il Bayern, infatti, spende moltissimo per rinforzare la sua retroguardia, e infatti l’affare per Matthijs de Ligt – arrivato dalla Juventus in cambio di 67 milioni di euro – è l’ultimo di una lunga serie, apertasi nel 2014 con Benatia e poi proseguita per tutti questi anni.

Un veloce riepilogo: il difensore franco-marocchino arrivò in Baviera dalla Roma per 28 milioni di euro, e fu l’acquisto più oneroso della seconda estate di Guardiola all’Allianz Arena; due anni dopo, quando in panchina avvenne l’avvicendamento tra Pep e Carlo Ancelotti, il Bayern investì 35 milioni di euro per Mats Hummels, allora uomo-simbolo del Borussia Dortmund. Da allora a oggi, sono arrivati tanti centrali non proprio a pezzo di costo: nel 2017 venne comprato Niklas Süle dell’Hoffenheim, pagato 20 milioni di euro; nel 2019 fu la volta di Lucas Hernández, e per prenderlo dall’Atlético il Bayern investì addirittura 80 milioni, infrangendo qualsiasi record di spesa – sia interno che relativo alla Bundesliga. Nell’estate 2020, dopo la vittoria in Champions League, fu acquistato Bouma Sarr dal Marsiglia per otto milioni di euro, anche se in realtà il difensore francosenegalese non ha lasciato grandi tracce di sé. Nel 2021, quindi un anno fa, l’ultimo grande colpo: Dayot Upamecano del Lipsia, costato 42 milioni di euro. Se a queste cifre aggiungiamo anche gli altri investimenti fatti a cavallo dell’inverno e dell’estate 2019, vale a dire i 35 milioni spesi per Pavard – terzino in origine che può giocare anche al centro della terza linea – e i dieci versati al Vancouver Whitecaps per il cartellino di Alphonso Davies, laterale basso a sinistra, viene fuori una quota finale piuttosto importante: 325 milioni di euro.

In questo momento, ed era praticamente inevitabile viste certe cifre, il Bayern Monaco ha la coppia di difensori centrali più costosa della storia del calcio: De Ligt e Lucas Hernández sono entrambi tra i primi sei difensori più cari della storia, e sono gli unici di questa shortlist a militare nella stessa squadra. Oltre a loro, Nagelsmann può contare anche su Upamecano, sui già citati Pavard e Sarr, sul giovane americano Chris Richards – arrivato in Germania dal Dallas FC nel 2018, e reduce da un prestito di un anno e mezzo all’Hoffenheim – e su Tanguy Nianzou, classe 2002 rilevato a parametro ero dal Psg nell’estate del 2020. Un reparto niente male, per valore assoluto attuale ma soprattutto potenziale. Evidentemente, i lauti investimenti sono stati fatti in maniera avveduta, e anche questa è una caratteristica storica del club bavarese.