Cosa vuoi fare di grande?

Una nuova campagna e tutti gli impegni di Eni per salvaguardare e valorizzare le diversità.

La capacità di innovare, da parte di un’azienda, non si misura solo in base alle caratteristiche di ciò che produce e di ciò che offre, ma anche al modo in cui lavora, con cui si rivolge alle persone che ne fanno parte e al mondo esterno. In questo senso, l’impegno di Eni, impresa globale dell’energia creata dallo stato italiano come ente pubblico nel 1953, e poi diretta fino al 1962 da Enrico Mattei, è quello di salvaguardare e valorizzare la diversità attraverso politiche e iniziative di inclusione, così da creare un ambiente di lavoro nel quale le differenze personali siano considerate una fonte di arricchimento reciproco, oltreché un elemento irrinunciabile della sostenibilità di un business in grado di trasmettere i giusti valori agli stakeholder.

La costruzione dell’equità salariale a parità di ruolo e il ricorso sistematico alla prospettiva femminile nei diversi processi e ambiti di Eni, oltre alle tante collaborazioni con diverse istituzioni di settore, hanno determinato un’evidente crescita dell’emporwement delle donne nell’azienda: nel 2021 il personale femminile di Eni è aumentato di 1,6 punti percentuali rispetto al 2020, e le donne occupano il 27,3% delle posizioni di responsabilità. Sono quote in crescita rispetto al 2020, quando la percentuale era invece assestata sul 26,6%, su un totale di donne pari al 26,22% dell’occupazione complessiva (anche questa in crescita di 1,6 punti percentuali), e sono destinate a crescere ancora, visto l’impegno dell’azienda in quest’ambito: in questo senso, l’adesione dell’AD Claudio Descalzi al G20 Empower, alleanza per sostenere la crescita di donne in ruoli di leadership, e la sottoscrizione – nel 2021 – dei Women Empowerment Principles (WEP) delle Nazioni Unite sono un segnale molto significativo.

 

Cosa vuoi fare di grande?

È il nome della nuova campagna di Eni: una serie di video-interviste per raccontare le storie di giovani talenti che hanno scelto di crescere all’interno dell’azienda. Gli incontri con gli e le ambassador sono focalizzati su un particolare valore promosso da Eni. Come Diversity&inclusion, Formazione&training on the job, oppure Welfare aziendale. “Qualcosa DI grande”, e non solo qualcosa “da grande”: per rispondere alle sfide di un mondo che cambia, all’interno di un contesto lavorativo flessibile e stimolante, attento al benessere di ogni persona e fondato sul riconoscimento dell’unicità di ciascuno.

La percentuale di ragazze che prevede di lavorare nel campo dell’ingegneria e dell’informatica

Da un’indagine Ocse Pisa del 2018 – che indaga in oltre 60 Paesi il livello degli apprendimenti degli studenti quindicenni – è emerso che, in oltre la metà dei Paesi coinvolti, soltanto il 2% delle ragazze prevede di lavorare nel campo dell’ingegneria e dell’informatica. In Italia appena una ragazza su otto desidera intraprendere una carriera in ambito scientifico, nonostante i risultati scolastici eccellenti nello studio di queste discipline

Nell’ottica di eliminare il gender gap nella pratica delle discipline STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering & Mathematics, Eni ha dato avvio a progetti educativi e di orientamento a queste stesse materie, come Inspiring Girls, CO.ME “COde&fraME” e Think About Tomorrow. L’obiettivo è quello di accompagnare le più giovani alla scoperta delle nuove professionalità in ambito scientifico e tecnologico, e incoraggiarle a raccogliere le sfide del futuro. Si tratta di un impegno che va ben al di là degli obiettivi di crescita aziendale, ma che vuole contribuire in favore dello sviluppo sociale del Paese.

Nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, stilata nel 2015 dall’Onu e sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri, l’uguaglianza di genere è ai primissimi posti. I dati generali, tuttavia, indicano che c’è ancora molta strada da fare. Nella maggior parte dei Paesi il numero di donne iscritte a percorsi di studio universitari è in costante aumento, ma nelle discipline STEM rimane un significativo divario di genere. Ridurre questo gap è un obiettivo che non riguarda solo la giustizia sociale, ma rappresenta un traguardo imprescindibile per lo sviluppo economico globale.

La percentuali di donne sul totale dei laureati in ingegneria

Secondo l’ultimo rapporto Unesco Pour être intelligente, la révolution numérique devra être inclusive, solo il 28% dei laureati in ingegneria è di sesso femminile. Il dato sale in maniera sensibile, ma insufficiente, se guardiamo alle donne laureate in informatica: sono il 40% del totale. Si tratta di una tendenza che non deriva soltanto da preferenze individuali ma è riconducibile, in molti casi, a uno stereotipo di genere radicato nella nostra società: quello che affermerebbe una presunta incapacità delle donne in ambito logicomatematico. Questo pregiudizio produce un impatto significativo in termini di divario educativo oltre che, naturalmente, sulla stessa autostima delle ragazze. Nell’ottica di un empowerment femminile è necessario quindi da un lato estirpare la radice culturale di questo gender bias, e dall’altro, intervenire sul gap educativo che ne deriva.

Proprio per questo, nel dicembre 2021 Eni ha sottoscritto i Women Empowerment Principles (WEP) delle Nazioni Unite, come parte del proprio impegno per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile nel luogo di lavoro, nelle pratiche di business e nella società. Stabiliti congiuntamente da UN Global Compact e UN Women, i WEP sono basati sugli standard internazionali del lavoro e dei diritti umani e sul riconoscimento del ruolo chiave delle imprese nella promozione dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment delle donne.

Le persone al centro

 La formazione è un momento fondamentale in qualsiasi istituzione e ambito: è attraverso la formazione che si creano e si aggiornano le competenze, che si determina il progresso. L’obiettivo di Eni è mettere le persone al centro del processo, utilizzando metodologie di apprendimento create appositamente per valorizzare le competenze in modo personalizzato. Per sostenere il processo di formazione continua, Eni ha creato un centro d’eccellenza – Eni Corporate University – che coordina le attività di training, mentre il continouous learning è assicurato anche dalla Faculty di Eni, una rete di docenti interni. Tra i programmi più innovativi ci sono Eni Academy e Welcome experts!, mentre tra le piattaforme vanno segnalate il KMS, Knowledge Management System, e MyChange, uno spazio digitale dotato di intelligenza artificiale.

Offrire dei percorsi di formazione ampi e completi è fondamentale per ogni impresa, ed è per questo che Eni ha accumulato un totale di 1.037.325 ore di formazione per tutti i suoi professionisti, sia in presenza che a distanza, con tecnologie sempre all’avanguardia, in modo che potessero rimanere in linea con gli obiettivi, le esigenze e le sfide che aspettano l’azienda.

Le persone hanno partecipato alle comunità e/o ai network di conoscenza organizzati da Eni nel 2021

Nel 2021, più di 35mila persone hanno partecipato alle comunità e/o ai network di conoscenza organizzati da Eni nell’ambito dei propri percorsi di formazione: una quota ragguardevole, considerando le difficoltà del periodo legate alla pandemia. Quella stessa pandemia che ha mostrato a tutti quanto possa essere necessario rimanere connessi a distanza, soprattutto per chi vuole alimentare le proprie competenze. Nelle strategie di Eni, mantenere viva la formazione nonostante le problematiche era un obiettivo imprescindibile, e così il cambio di contesto ha rappresentato un ulteriore impulso per la digitalizzazione dell’azienda, un processo in atto da tempo. In virtù di tutto questo, la formazione a distanza è stata pari al 67% rispetto al classico learning in aula.

Con Eni Academy e Welcome experts! i giovani neoassunti e i più esperti possono scoprire chi è Eni, cosa fa l’azienda, e hanno la possibilità di creare un solido network tra le diverse realtà aziendali. Sono percorsi nati molti anni fa, e interamente in inglese. Con il programma di Mentoring e Coaching Eni affianca le persone nella loro crescita personale e di ruolo con il supporto di figure ad alta esperienza aziendale e professionisti interni dello sviluppo di carriera.

Da Undici n° 45