Per la prima volta nella sua storia, l’Atlético ha una maglia a strisce biancorosse che curvano: è il nuovo design proposto da Nike, il kit supplier del club, che gioca con le linee promuovendo un’estetica decisamente audace per gli standard del club. Non è certo un aspetto limitato al club madrileno, considerato che Nike aveva sperimentato in questo senso anche con altre squadre, Inter in testa: i tifosi nerazzurri ricorderanno le strisce a zig-zag o la pelle di serpente, tutte soluzioni grafiche per innovare i design e spingere perciò sotto l’aspetto commerciale.
Le trasformazioni non sono sempre apprezzate, ma nel caso della maglia dell’Atlético le lamentele dei tifosi sono state quasi unanimi: il nuovo design non piace, tanto che già dai primi leak tra gli appassionati dei colchoneros si era propagata un’ondata di indignazione verso quello che è considerato uno degli aspetti intoccabili: le strisce. Stando a quanto riporta El Confidencial, questo malcontento ha avuto ovviamente ricadute sulle vendite del kit: le vendite, secondo fonti del club, sono calate del 40 per cento rispetto alle passate stagioni. Un dato che, del resto, continua la fonte, era atteso: il tam-tam negativo affiorato sui social lasciava immaginare un esito del genere.
La scelta di Nike, in realtà, non è puramente stilistica, ma è collegata a un significato intrinseco alla storia e all’identità del club: le strisce che curvano sono un riferimento al Manzanarre, il fiume che attraversa Madrid. Cambia poco, perché i tifosi del club sono sul piede di guerra e la società, non potendo cambiare a questo punto del processo, è corsa ai ripari annunciando che nella prossima stagione verranno considerati i pareri dei tifosi nel nuovo design della maglietta.
La tifoseria dell’Atlético è molto legata alla sua identità: lo dimostra anche il fatto che negli ultimi giorni, a fronte delle voci di un possibile interessamento del club per Cristiano Ronaldo, un’associazione di peñas ha divulgato un comunicato per opporsi all’eventuale arrivo del portoghese: «Siamo decisamente contrari a una possibilità del genere, il giocatore rappresenta l’antitesi dei valori che costituiscono da sempre l’identità del nostro club, come il sacrificio, l’altruismo, la semplicità e l’umiltà».
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