C’è un motivo se Griezmann non ha giocato più di 29 minuti nelle prime due gare di Liga

Una clausola nell'accordo tra Barça e Atlético prevede il riscatto obbligatorio al raggiungimento di un certo minutaggio.

È difficile trovare, nell’archivio degli ultimi anni, la storia di un declino più netto e più repentino rispetto a quella vissuta da Antoine Griezmann. Per dire: meno di quattro anni fa, l’attuale attaccante dell’Atlético Madrid e della Francia arrivò terzo nella classifica del Pallone d’Oro, e pochi mesi dopo sarebbe stato acquistato dal Barcellona per 120 milioni di euro. Ora, invece, Griezmann è praticamente scomparso dalla mappa dei grandi attaccanti europei, ha solamente 31 anni eppure è già considerato un ex giocatore, per non dire un peso, dall’Atlético Madrid – squadra in cui è ritornato un anno fa a prezzo di saldo, anche a causa della profondissima crisi economica che ha investito il Barça. Perché parliamo di peso? Per un motivo semplice: l’Atlético, proprio a causa delle clausole inserite nell’accordo per il ritorno di Griezmann al Wanda Metropolitano, nel frattempo diventato Cívitas Metropolitano, non può offrirgli un minutaggio troppo consistente. Nel caso lo facesse, dovrebbe versare 40 milioni di euro al club catalano.

La situazione è stata spiegata in maniera approfondita dal medium Relevo in questo thread pubblicato su Twitter: in pratica, i contratti siglati un anno fa prevedono che il Barcellona incasserebbe 40 milioni di euro nel caso in cui Griezmann scendesse in campo per la metà del tempo di gioco complessivo dell’Atlético Madrid. In caso contrario, invece, questo obbligo non si attiverebbe. È per questo che Griezmann è stato in campo solo per 29 minuti nelle prime due gare di Liga contro il Getafe e contro il Villarreal: in entrambe le occasioni, Simeone l’ha fatto entrare al quarto d’ora della ripresa – al posto di Lemar e di Llorente, rispettivamente – dopo averlo tenuto in panchina per tutto il primo tempo. In questo modo, naturalmente, Griezmann non può raggiungere la quota di minuti in campo che farebbe scattare il pagamento obbligatorio da parte del club colchonero. D’altra parte, l’attaccante francese ha anche segnato il gol dello 0-3 in casa del Getafe, ma ciò che più importa all’Atlético è la sua situazione di mercato: il prestito con obbligo condizionato scade tra un anno, mentre il contratto di Grizou con il Barça – che prevede uno stipendio vicino ai 20 milioni netti, anche se ora all’Atléti ne incassa la metà – scade nel giugno 2024. L’obiettivo del club della capitale, praticamente dichiarato in queste prime due giornate di campionato, è lasciare che tutto resti così com’è, utilizzando il calciatore a mezzo servizio per poi lasciarlo andare a fine anno.

Il punto è che Griezmann vuole ovviamente giocare di più, anche perché all’orizzonte ci sono i Mondiali del Qatar. E allora quali sono le opzioni praticabili? La prima riguarda un possibile accordo tra i due club, che dovrebbero rinegoziare le clausole inserite nel contratto sottoscritto dodici mesi fa, magari abbassando un po’ la cifra del riscatto obbligatorio – si parla di 18 milioni più due di bonus, sulla scia di quanto fatto con l’operazione che ha portato Coutinho all’Aston Villa. Oppure una possibile cessione a un club terzo, ma a quel punto sarebbe il giocatore a dover accettare questa nuova – ipotetica – destinazione. Un’altra soluzione potrebbe essere un taglio dello stipendio con allungamento del contratto con l’Atlético: in questo modo i Colchoneros risparmierebbero qualcosa, e inoltre i famosi 40 milioni dell’obbligo di riscatto potrebbero avere un impatto minore a bilancio se spalmati su più anni di contratto. Anche il Barça potrebbe fare la stessa cosa, restituendo all’Atlético un giocatore dall’ingaggio più basso e con una formula meno cavillosa. La realtà è che siamo ancora in alto mare, e mancano solo dieci giorni alla fine del calciomercato. Simeone potrebbe avere a disposizione un giocatore ancora valido, che conosce bene e su cui potrebbe anche scommettere di nuovo, ma tutto passa da un accordo ancora mancante tra due società con esigenze economiche diverse. E che, ricordiamolo, proprio in occasione del trasferimento di Griezmann, hanno anche litigato tra loro in maniera pesante.