Perché si sta parlando così tanto delle heatmap di Sampdoria-Juventus

I dati sui passaggi e sul posizionamento medio dei giocatori dicono che la squadra di Allegri ha giocato davvero male.

Sampdoria-Juventus 0-0 non sarà ricordata come una grande partita di questo campionato di Serie A appena iniziato. Per vari motivi: il punteggio parla da solo, ma il vero problema è che nessuna delle due squadre ha mai alzato davvero l’intensità e/o la qualità del proprio gioco al punto tale da poter cogliere di sorpresa l’avversario. Inevitabilmente, i giocatori bianconeri e Massimiliano Allegri sono finiti nel vortice delle critiche: al netto delle assenze di Chiesa, Di María, Pogba e Bonucci, tra gli altri, la netta differenza di valore assoluto tra i due organici avrebbe potuto – dovuto? – determinare una prestazione migliore da parte della Juventus, quantomeno dal punto di vista della proposta offensiva.

I sostenitori di questa tesi, quella per cui la Juventus ha giocato davvero male, hanno trovato diversi riscontri grafici e statistici sul web. Parliamo di frame e video estrapolati dalla gara, ma anche – e soprattutto – di heatmap che in qualche modo certificherebbero l’abulia, la sterilità e la mancanza di idee della squadra bianconera. Alcune di queste immagini tecniche, in effetti, sono veramente singolari. Per esempio questa, pubblicata dall’account Twitter OptaPaolo al termine del primo tempo, che mostra i pochissimi – appena tre – palloni toccati da Vlahovic fino a quel momento della gara:

Oltre al calcio d’inizio e a un pallone giocato nel mezzo-spazio di centrodestra, c’è il tocco in area di rigore che stava per beffare Perin. In virtù di questo isolamento e di quella giocata difensiva, la grafica combinatoria heatmap+passmap, sempre riferita al primo tempo, è ancora più stramba:

Immagine tratta dall’account Twitter @markstatsbot

Questa stranissima disposizione a U dei giocatori bianconeri, con Vlahovic completamente escluso dal giropalla, è finita per ispirare altri post significativi. Per esempio questo, che riprende un momento di costruzione dal basso della squadra di Allegri, però con il centrocampo completamente svuotato – esattamente come si vede nella mappa qui sopra. Altri contenuti interessanti riguardano la tipologia e l’esito dei passaggi effettuati dai giocatori juventini. Qui, per esempio, Paride Pasta mostra l’incapacità, da parte della Juve, di far progredire il gioco con passaggi verticali ed elenca i tanti errori fatti nei passaggi diagonali:

Ovviamente ci sarebbe ancora materiale in abbondanza, a cominciare per esempio dalle heatmap dei tre centrocampisti che Allegri ha schierato dal primo minuto – Locatelli, Rabiot e McKennie. Ma sono tutte immagini che rimandano alle stesse problematiche di gioco manifestate dalla Juventus nella scorsa stagione, e che in questa sarebbero state risolte – idealmente – dall’arrivo di Pogba. L’assenza del centrocampista francese e anche di Di María, come detto, ha tolto due fonti importanti al gioco della squadra bianconera, e Allegri ha insistito proprio su questi punti nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa nel postpartita di Marassi. Magari col loro rientro le cose cambieranno, ci saranno meno heatmap compromettenti o singolari, ma per il momento i numeri e i dati dicono che la Juventus ha giocato in modo singolare. Che poi è un altro modo per dire male, ma questo è un altro discorso.