Yann Sommer ha parato qualsiasi cosa, contro il Bayern

Il portiere del Gladbach ha compiuto 19 parate in una sola partita, alcune davvero irreali.

Per un qualsiasi portiere di Bundesliga, preparare la gara contro il Bayern Monaco deve essere una specie di incubo. Sono i numeri a dirlo: nell’ultima edizione del torneo, la squadra di Nagelsmann ha segnato 97 volte in 34 partite, in pratica ha messo insieme poco meno di tre ogni 90 minuti di gioco; nelle primissime gare di questa stagione le cose sono andate ancora meglio o peggio, a seconda dei punti di vista: tre match e 15 reti messe a segno, quindi una media perfettamente rotonda di cinque marcature per ogni partita. Poi però sono arrivati il Borussia Mönchengladbach e il suo capitano Yann Sommer, 33enne portiere titolare della Nazionale svizzera – è lui che ha intercettato il rigore decisivo di Jorginho nella gara giocata a Basilea esattamente un anno fa – che gioca in Germania da otto anni. E che, proprio contro il Bayern, ha fissato un nuovo record: 19 interventi decisivi in una sola gara di Bundesliga. Prima di Sommer, infatti, nessun portiere aveva mai compiuto tante parate in una gara del massimo campionato tedesco.

L’estremo difensore del Gladbach ha iniziato a fare miracoli fin da subito: dopo 50 secondi di partita, sul primo calcio d’angolo battuto dal Bayern, Upamecano svetta su tutti i compagni e tutti gli avversari, indirizza la palla all’angolo ma Sommer si lancia alla sua sinistra e compie una deviazione prodigiosa. I due interventi successivi sono ordinaria amministrazione, poi arrivano una bella punizione di Sané a fil di palo e un sinistro da fuori area di Davies: entrambe le conclusioni sono contenute con sicurezza. A pochi istanti dalla fine del primo tempo il Borussia va in vantaggio grazie a Thuram, e così nella ripresa si abbatte un vero e proprio ciclone sulla porta di Sommer: conclusioni da lontano e da vicino, cross nell’area piccola, palloni spioventi dalla trequarti. Sommer c’è sempre, e poi compie il doppio miracolo del minuto 60′: due parate di fila su due tiri di Mané a pochi centimetri dalla linea di porta. La prima parata, su tiro a botta sicura dell’ex attaccante del Liverpool, restituisce un senso di irrealtà fisica e gravitazionale, considerando la vicinanza tra i due corpi e la velocità del pallone.

E ancora: Sané si fa ipnotizzare in uscita bassa, il subentrato Gnabry non riesce ad angolare troppo il tiro a giro dall’interno dell’area, Pavard si vede respingere una bellissima conclusione dai venticinque metri. In mezzo a questi interventi arriva anche il pareggio del Bayern, con Sané: per battere Sommer, l’ex attaccante del Manchester City deve angolare tantissimo un tiro scoccato dal dischetto del rigore su palla in movimento, deve prenderlo in controtempo, è un tiro che sembra facile ma in realtà non lo è per niente. Sembrava che questa capitolazione, dopo una partita eroica, possa essere il prologo all’ineluttabile vittoria del Bayern, ma invece Sommer mette la ciliegina su una partita praticamente perfetta: negli ultimi cinque minuti arrivano altre quattro parate decisive, di cui una su un tiro fortissimo di De Ligt dal limite dell’area, un vero e proprio miracolo di coordinazione e velocità, in quanto il portiere del Gladbach riesce ad andar giù in maniera rapidissima, e a deviare il pallone con la mano destra. È tutto qui, in questo video che la Bundesliga doveva pubblicare e dedicargli per forza, quasi come a voler ricordare a tutti che le giornate perfette esistono, possono esistere, e restano perfette anche se non si concludono con un clean sheet: