Il Marocco vuole che l’Algeria cambi maglia

Motivo della discordia, un design che richiamerebbe un disegno geometrico tipicamente marocchino.

Nelle ultime settimane abbiamo visto il lancio delle varie maglie della Nazionali: con il Mondiale che si sta avvicinando, i brand hanno cercato di interpretare al meglio l’identità delle varie squadre, prendendo in considerazione, come accade spesso, alcuni degli elementi più distintivi e caratteristici delle rispettive culture. Quello che adidas ha voluto fare con l’Algeria, anche se la Nazionale nordafricana non prenderà parte al torneo in Qatar: in particolare, per quanto riguarda la pre-match collection, è stato scelto un particolare pattern che rimanda, come ha sottolineato adidas, al Palazzo El Mechouar, una delle attrazioni più famose del Paese.

Sarebbe stato un classico argomento per gli appassionati di maglie e jersey, se non fosse stato per l’intervento dell’avvocato Mourad Elajouti, in rappresentanza del Ministero della cultura del Marocco: una diffida rivolta ad adidas nell’utilizzo di quel design che, a suo dire, rimanda a un preciso disegno geometrico marocchino chiamato “zellige”. Elajouti ha scritto che tale operazione è pura «appropriazione culturale», un «tentativo di rubare uno dei patrimoni culturali tradizionali marocchini e utilizzarlo fuori dal suo contesto, contribuendo alla perdita e alla distorsione dell’identità e della storia di questi elementi culturali».

La richiesta ufficiale del Marocco, tramite le parole del legale, è quindi quella che l’Algeria ritiri la maglia nelle prossime due settimane. Tra i due Paesi, per giunta, le relazioni diplomatiche non sono delle migliori, in particolare per la disputa di alcuni territori del Sahara occidentale. Lo scorso anno, Algeri ha deciso di interrompere i rapporti con il Marocco, accusandolo di “atti ostili”: per Rabat, invece, questa mossa sarebbe del tutto “ingiustificata”. Il Marocco sarà una delle cinque Nazionali africane a partecipare ai Mondiali in Qatar, insieme a Camerun, Ghana, Senegal e Tunisia.