Il nuovo prototipo di Luna Rossa ha toccato acqua, a Cagliari

È iniziata la lunga avventura che porterà la barca italiana a tentare l'assalto alla America's Cup 2024.

Cagliari e il Golfo degli Angeli sullo sfondo, Luna Rossa davanti agli occhi. Vale a dire una grande tradizione che si rinnova in un’ambientazione suggestiva e nel modo più ambizioso: cambiando i propri connotati, riscrivendo tutti i codici. Giovedì 13 ottobre il molo Ichnusa, uno dei luoghi simbolo della città sarda, ha ospitato il varo e la discesa in acqua del nuovo prototipo del sindacato di Patrizio Bertelli, challenger per la partecipazione alla prossima America’s Cup – in programma nel 2024. C’erano tutti, a salutare l’inizio della nuova avventura di Luna Rossa Prada Pirelli: ovviamente Bertelli e Miuccia Prada, madrina della cerimonia; Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del gruppo Pirelli; Agostino Randazzo, presidente del Circolo della Vela Sicilia, lo Yatch Club rappresentato da Luna Rossa; Max Sirena, Team Director e Skipper di Luna Rossa; tutto il team della barca italiana, molti giornalisti, tantissimi appassionati di vela con le loro famiglie.

A Cagliari c’era l’atmosfera calda ed elettrica di ogni nuovo inizio, e non solo per la classica rottura della bottiglia sullo scafo: un attimo dopo, i teloni sono scomparsi e tutti hanno potuto ammirare una barca dal profilo evidentemente innovativo, «complessa e originale», per riprendere le parole di Patrizio Bertelli. Forse non ci sono aggettivi più centrati per definire uno scafo progettato da circa 25 persone e da 40 membri del team design, che insieme hanno accumulato un totale di 30mila ore di lavoro e hanno utilizzato soluzioni sperimentali sia dal punto di vista ingegneristico che tecnologico. Anche i materiali utilizzati sono di ultimissima generazione: il più presente è la fibra di carbonio, per un totale di 5mila metri quadri in tutti i settori dello scafo.

La presentazione del nuovo prototipo di Luna Rossa è stato un momento intenso e significativo, ma in realtà è come se fosse lo sparo di uno starter prima di una gara olimpica. Anzi, in realtà siamo ancora alla preparazione per i trials: il nuovo team Luna Rossa Prada Pirelli, composto da tanti nuovi talenti, utilizzerà lo scafo per tornare in mare e iniziare a mettere a punto derive, vele e tutte le strumentazioni, oltreché ad amalgamare la squadra. Il lavoro fatto su questa barca servirà dunque a scandire il programma di ricerca e sviluppo che porterà al disegno del nuovo AC75, della Luna Rossa che regaterà in Coppa America. Questa prima bozza, progettata interamente presso la base di Cagliari, come impone il protocollo della più antica competizione velistica – e sportiva – del mondo, monta un albero alare; le vele, similari a quelle che saranno utilizzate sull’AC75, adottano la tecnologia North Sails; il bompresso è leggermente più piccolo e non sarà più utilizzato per il Code 0, in quanto non più richiesto nella prossima edizione della America’s Cup, ma come supporto agli apparati tecnici di bordo.

Una novità che ha sorpreso tutti è stato quello relativo ai colori: il classico rosso dell’imbarcazione italiana è stato fuso con il bianco e il nero in motivi geometrici di grande impatto estetico. Per riprendere le parole di Bertelli, si tratta di un «camouflage modernista ispirato alle navi da guerra degli anni Dieci e Venti del secolo scorso». È con questo design che vedremo sfrecciare Luna Rossa ad altissima velocità: il nuovo scafo, come detto, servirà come base su cui lavorare in vista delle fasi preliminari dell’America’s Cup, ma raggiungerà i 50 nodi già dai primi allenamenti nel golfo di Cagliari, che inizieranno tra pochi giorni. Anzi, questa fase iniziale servirà proprio perché il team possa riabituarsi a regatare ai massimi livelli oltre che a prendere confidenza con la barca, partecipando attivamente al processo di sviluppo guidato da Sirena e dai progettisti.

Comincia dunque un’avventura lunghissima e ricca di appuntamenti, ai quali il team Luna Rossa Prada Pirelli approccerà con grande responsabilità. In fondo stiamo parlando di un’istituzione che rappresenta l’Italia da molto tempo, ovviamente a livello velistico, ma anche dal punto di vista creativo e tecnologico, basti pensare alla sinergia storica con Pirelli, ai legami gli altri brand sponsor, quindi con l’intero tessuto industriale del Paese. È una condizione che inorgoglisce, che genera pressione, ed è per questo che Bertelli e Sirena ne hanno parlato più volte nel corso della giornata vissuta a Cagliari, prima e dopo il varo. È stato soprattutto lo skipper a sottolineare l’importanza di questo aspetto: «Abbiamo spinto tanto in tutti i settori, e l’abbiamo fatto qui, a Cagliari, in Italia. Avere uno scafo nuovo da costruire e ottimizzare ha dato una forte carica fisica e mentale a tutto il team, ed è stato un ottimo esercizio anche dal punto di vista umano». In fondo anche il motore di Luna Rossa, il vento, sarà governato da un equipaggio fatto di atleti, di grandi sportivi. Che ora hanno un nuovo prototipo su cui iniziare a costruire il futuro.