Qualche anno fa, mentre tutti si interrogavano su quali sarebbero stati gli effetti di Brexit sulla geopolitica globale, Football Manager decise di andare oltre: il gioco di simulazione calcistica più accurato e più amato del pianeta mise a punto un complicato sistema di algoritmi che, in pratica, variava l’esito del deal e quindi gli effetti sul calcio europeo e mondiale. La procedura di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea poteva concludersi in maniera diversa o anche non concludersi per niente in ogni partita, e questo modificava lo status dei calciatori in Premier League e negli altri campionati del Regno Unito, ovviamente in base alla loro nazionalità.
L’edizione in cui fu inserita questa features era quella pubblicata nell’autunno del 2019, e a distanza di tre anni si pensava che Sports Interactive (la software house che produce il gioco) avrebbe rifatto la stessa cosa con un altro argomento politicamente spinoso: la Super Lega. In effetti il prossimo Football Manager, in uscita il prossimo 8 novembre, era il primo in cui poter ipotizzare uno scenario legato al torneo nato e morto nella primavera del 2021, tutto in poche ore: l’edizione pubblicata un anno fa, in fondo, era già in fase di scrittura. Visto che ogni tanto di parla ancora della possibile (ri)nascita della competizione privata organizzata direttamente dai più grandi club europei al di fuori dell’Uefa, i più insistenti in questo senso sono Real Madrid, Barcellona e Juventus, si era ipotizzato che FM potesse ripetere lo stesso percorso fatto qualche anno fa. Dopotutto anche la Super Lega, a modo suo, era una piccola Brexit.
E invece non ci sarà nessuno stravolgimento anche solo ipotetico del calcio europeo. L’ha confessato Miles Jacobson, lo storico creatore di Football Manager e attuale direttore di Sports Interactive, in un’intervista raccolta da Goal: «Ci abbiamo pensato anche recentemente, ma abbiamo deciso di non inserire questi scenari ipotetici. Per un motivo piuttosto semplice: abbiamo acquistato la licenza ufficiale di diverse competizioni, e queste ovviamente non vedrebbero di buon occhio uno scisma del calcio europeo». Non è un caso che Jacobson parli in questo modo proprio ora: quella 2023 è la prima edizione di Football Manager in cui la Champions, l’Europa e la Conference League sono giocabili con tutte le licenze, quindi con i nomi e i loghi reali Uefa. Jacobson ha aggiunto che «con Brexit era diverso: non c’era alcuna istituzione calcistica che ti diceva di non considerare questo scenario, era pura politica e noi ci rivolgemmo a degli esperti per capire come sarebbe potuta andare a finire, e per aggiungere maggiore incertezza al gioco. Ora siamo in un’altra situazione: ci sono cose che pensiamo possano accadere nel calcio, ma per il momento non possiamo inserirle». Insomma, la Super Lega non è comparsa e non comparirà – per il momento – durante una carriera di Football Manager per questioni legate a rapporti commerciali, essenzialmente. Rapporti che, per definizione, possono cambiare da un giorno all’altro. Quindi bisognerà aspettare, magari Florentino Pérez deciderà di contattare Sports Interactive, e allora le cose potrebbero cambiare.