Il ministro degli Esteri inglese ha detto che i tifosi gay in Qatar dovranno essere «rispettosi del Paese ospitante»

Una dichiarazione che ha suscitato un bel po' di polemiche.

Il conservatore James Cleverly, Ministro per gli Affari Esteri del Regno Unito, è finito nel mirino delle critiche dopo una dichiarazione sui tifosi omosessuali che si recheranno in Qatar per seguire i Mondiali di calcio. Secondo Cleverly, i fan gay dovranno «essere rispettosi del paese che li ospiterà». Il ministro ha motivato così questa sua presa di posizione: «Ho parlato con le autorità qatariote del fatto che dovranno ricevere degli omosessuali, e loro mi hanno promesso che sarebbero scesi a compromessi per non arrestare delle persone che, stando alle loro leggi, commetterebbero un crimine. Il mio obiettivo è che tutti coloro che si recheranno in Qatar siano al sicuro, e che possano divertirsi. Questo però significa che anche loro dovranno fare dei compromessi, visto che parliamo di un Paese islamico, di una nazione fondata su leggi e su norme culturali molto diverse della nostre. Penso che sia necessaria flessibilità da entrambe le parti».

Come detto, queste parole hanno suscitato diverse polemiche e critiche. Una di queste è arrivata da parte di Lucy Powell, segretario di stato allo sport del governo-ombra d’opposizione e membro del Partito Laburista e Co-Operativo: «Il calcio e lo sport dovrebbero essere aperti a tutti. E invece molti tifosi sentiranno di non essere ben accolti e di non partecipare all’evento in Qatar, visto lo scarso rispetto per i diritti umani, del lavoratori e dei membri della comunità LGBTQI+. Le parole di Cleverly, in questo senso, ignorano completamente la situazione.».

Un altro attacco nei confronti del ministro è arrivato da Peter Tatchell, uno degli attivisti più attivi nell’ambito della comunità LBGTQI+: Tatchell ha dichiarato di essere stato arrestato e poi interrogato in Qatar mentre organizzava una protesta per i diritti degli omosessuali, e in seguito ha aggiunto che «il governo del Regno Unito dovrebbe usare la propria autorevolezza per condannare le spaventose violazioni dei diritti umani perpetrate quotidianamente dal regime del Qatar. Dovremmo parlarne tutti, altrimenti il Mondiale permetterà al Qatar di fare sportswashing: perciò credo che Cleverly dovrebbe sfruttare l’opportunità e denunciare pubblicamente ciò che avviene in questo stato. Tutti i fan, non solo le persone della comunità LGBTQI+, dovrebbero boicottare la Coppa del Mondo e utilizzare i loro social media per amplificare le scioccanti violazioni dei diritti umani da parte dello stato del Qatar».