La Nazionale australiana ha pubblicato un video di protesta ufficiale contro i Mondiali in Qatar

Sedici giocatori, supportati dal sindacato di categoria locale, hanno criticato le politiche sui lavoratori migranti e hanno chiesto la depenalizzazione dei rapporti omosessuali.

Mancano poco più di tre settimane all’inizio dei Mondiali in Qatar, i più controversi dell’era contemporanea dal punto di vista delle implicazioni politiche – e non era semplice fare peggio di Russia 2018. Alla base delle critiche espresse verso l’emirato che ospiterà il torneo ci sono diversi problemi, tutti menzionati nell’ultima iniziativa di protesta lanciata dalla Nazionale australiana: sui profili social dei Socceroos, storico nickname della rappresentativa maggiore, è stato pubblicato un video in cui 16 giocatori condannano le violazioni per i diritti umani che sono state, sono e saranno perpetrate in Qatar, a cominciare da quelle relative alle condizioni lavorative dei migranti – quelli chiamati a costruire gli stadi che ospiteranno le partite, ma anche quelli che si sono trasferiti da tempo nel Paese – fino ad arrivare a quelle legate alla legge locale, per cui l’omosessualità è un reato.

Il sindacato dei calciatori australiani ha sostenuto l’iniziativa, la prima collettiva a essere pubblicata ufficialmente da una Nazionale qualificata alla fase finale dei Mondiali – i Socceroos affronteranno Francia, Danimarca e Tunisia nel girone eliminatorio. A comparire nel montaggio sono in sedici, tra cui il capitano della Nazionale Matt Ryan, l’ex portiere del Borussia Dortmund Mitch Langerak e Alex Wilkinson, presidente del sindacato dei calciatori. Il montaggio è molto semplice: i protagonisti del video, ripresi frontalmente e in bianco e nero, parlano guardando verso la telecamera e denunciano i problemi del Qatar, chiedendo un «rimedio efficace e veloce per i problemi dei migranti» e «la depenalizzazione dei rapporti omosessuali».

Secondo quanto riportato dal quotidiano australiano Sidney Morning Herald, questa dichiarazione è stata pubblicata in modo del tutto inatteso: l’Australia, infatti, ha intenzione di candidarsi per ospitare la Coppa del Mondo 2034, una condizione che sembrava potesse convincere i dirigenti federali a non compromettersi dal punto di vista politico – criticare il Qatar, in fondo, è criticare la Fifa che ha assegnato i Mondiali al Qatar. E invece alla fine la Federazione si è schierata accanto ai suoi giocatori, lavorando per mesi a questo montaggio. Nella dichiarazione ufficiale diffusa insieme al video, si legge che l’obiettivo di questa iniziativa è «creare un’opportunità per aumentare la consapevolezza di tutti su alcune questioni importanti, così da stimolare un cambiamento a livello locale e globale».