La media gol di Giovanni Simeone è vicinissima a quella di Haaland

L'attaccante argentino del Napoli segna una rete ogni 61 minuti di gioco.

La doppietta segnata in sedici minuti contro i Rangers ha confermato il momento – o meglio: l’avvio di stagione – di grazia di Giovanni Simeone. Sono i dati a dirlo: da quando è arrivato al Napoli, l’attaccante argentino ha messo insieme sei gol in dieci presenze. Non sembrano cifre esorbitanti, ma basta approfondire un attimo per capire che siamo di fronte a una media realizzativa incredibile: le dieci presenze accumulate da Simeone corrispondono infatti a 367 minuti di gioco, che tradotto in numeri semplici sono poco più di quattro partite complessive. Spalletti, infatti, ha concesso solamente due gare da titolare a Simeone, entrambe in Champions contro i Rangers Glasgow, per un totale di 167 minuti di gioco; da subentrato, invece, il Cholito ha messo insieme sei gare in campionato e due in Champions League, per un totale di 200 minuti complessivi.

In un tempo così breve trascorso in campo, come detto, Simeone ha segnato per sei volte: il primo gol è arrivato contro il Liverpool, dopo che il Cholito ha sostituito Osimhen a causa di un infortunio muscolare; il secondo, decisivo e dal peso specifico enorme, è stato segnato – di testa, su assist di Mário Rui – contro il Milan; il terzo è arrivato a Cremona, sempre di testa e sempre su assist di Mário Rui; il quarto, un pallonetto di ottima fattura, ha fissato lo 0-3 a Ibrox Park, contro i Rangers; il quinto e il sesto sono arrivati di nuovo contro i Rangers, di destro su assist di Di Lorenzo e ancora di testa su assist di Mário Rui. Nella ripresa Simeone ha sfiorato anche la tripletta in diverse occasioni, soprattutto quando un suo tiro dall’interno dell’area ha accarezzato il palo alla destra del portiere McGregor.

Grazie alla prima doppietta segnata allo stadio Maradona, Simeone è diventato il secondo giocatore della storia ad aver realizzato quattro gol nelle prime quattro gare disputate in Champions League. Prima di lui c’era riuscito solo suo padre Diego, quasi come a voler rendere il tutto ancora più suggestivo. Ma il dato più significativo, per lui e per il Napoli, è quello relativo alla sua media gol: basta fare una semplice divisione per rendersi conto che l’attaccante del Napoli realizza una rete ogni 61 minuti di gioco. Una quota davvero alta, vicinissima a quella senza senso di Erling Haaland: il centravanti del Manchester City va a segno una volta ogni 57 minuti di gioco, e finora ha accumulato 22 gol in 16 gare di tutte le competizioni. Nessun paragone sarebbe possibile, ci mancherebbe altro: Haaland ha un minutaggio molto più ampio (1.264′ di gioco in tutte le competizioni) e quindi il suo rendimento è davvero assurdo, davvero alieno. Nel suo piccolo, però, Simeone non è così lontano da queste cifre. E per questo è davvero una grande risorsa per Spalletti e per il Napoli, che non a caso hanno avvertito poco, se non per niente, l’assenza di Victor Osimhen.