Dopo Belgio-Canada, De Bruyne ha detto che non meritava di vincere il premio di migliore in campo

E in effetti è difficile capire perché sia stato assegnato a lui.

Belgio-Canada 1-0 è finita come tutti si aspettavano, più o meno, ovvero con la vittoria della squadra teoricamente più forte, più ricca di talento ed esperienza. Chi ha visto davvero la partita, però, sa perfettamente che si tratta di un risultato a dir poco ingannevole, per non dire ingiusto: anche al netto del rigore fallito da Davies, il Canada ha messo in profonda difficoltà il Belgio, ha creato – e non sfruttato – diverse occasioni da gol nitide, ha messo in mostra il talento, la freschezza e le grandi prospettive dei suoi giocatori, ma alla fine ha pagato dazio nei confronti della maggior malizia degli avversari. Il gol di Batshuayi, come nelle migliori partite buggate di Football Manager, è arrivato alla prima vera occasione da gol concessa al Belgio, poi la squadra di Martínez è stata brava e fortunata nell’opera di difesa di quel vantaggio, portato fino al termine della gara.

Quando ha ricevuto il premio come Mvp della partita Belgio-Canada, Kevin De Bruyne forse ricordava tutto questo. E allora deve aver pensato che quel premio fosse immeritato. Non l’ha solo pensato, l’ha anche detto apertamente: in un’intervista rilasciata nel postpartita, la stella del Manchester City ha dato «grandi meriti al Canada per la loro prestazione» e poi ha giudicato in maniera negativa la sua partita, dicendo che «non meritavo assolutamente questo premio, non so perché sia stato assegnato a me. Chissà, forse è semplicemente per il mio nome, perché sono Kevin De Bruyne».

De Bruyne ha perfettamente ragione: nel primo tempo la sua prestazione è stata a dir poco anonima, visto che ha sbagliato il 40% degli appoggi e ha creato solamente un’occasione da rete, grazie a un passaggio chiave; nella ripresa e soprattutto nel finale di gara le cose sono un po’ migliorate, e infatti De Bruyne ha effettuato due dribbling e servito tre passaggi chiave, è stato più presente nel gioco d’attacco della sua squadra. Ma non al punto di meritare il premio di migliore in campo, considerando pure che il gol decisivo – come detto – l’ha segnato Batshuayi e che l’assist vincente l’ha servito Alderweireld. E che Courtois ha parato un rigore e ha compiuto almeno altri due interventi importanti. Se ne sono accorti tutti, se n’è accorto pure De Bruyne, al punto da dirlo ai giornalisti. Gli unici a non essersene accorti sono coloro che questo premio lo assegnano, e non è proprio un bel segnale.