La Fifa ha vietato agli inglesi di travestirsi da crociati in Qatar

Era uno dei travestimenti più comuni sugli spalti ai Mondiali e agli Europei, ma in Qatar non potremo più vederlo.

È un giorno importante per i Mondiali in Qatar: la seconda giornata di gare emetterà i primi verdetti di e sul campo, per esempio la Nazionale inglese potrebbe prendersi la qualificazione agli ottavi battendo gli Stati Uniti – in quello che è uno dei match più interessanti di tutta la fase a gironi. La sfida tra inglesi e americani è diventata però anche l’ambientazione di una polemica, l’ennesima, legata alle restrizioni imposte dal Qatar: secondo quanto riportato da un quotidiano piuttosto autorevole come il Times, infatti, le autorità di Doha hanno impedito – prima della gara d’esordio contro l’Iran – l’ingresso allo stadio di due tifosi dell’Inghilterra vestiti da cavalieri crociati. E che questa politica sarà attuata anche per le prossime gare della Nazionale di Gareth Southgate. Insomma, i costumi che rimandano ai cavalieri templari sono stati banditi.

Come scritto anche dal Times, quella di utilizzare dei costumi raffiguranti San Giorgio – il santo patrono dell’Inghilterra, normalmente rappresentato con l’uniforme dell’esercito cristiano – e/o i suoi epigoni è un’abitudine radicata da molti anni. E che, in quanto tale, era universalmente accettata. Ora, però, le cose sono cambiate. Ed è per via delle radici culturali del Qatar: secondo il Times, che a sua volta cita la Fifa, «vestirsi da cavalieri crociati in un Paese islamico potrebbe risultare offensivo». Di conseguenza, anche le spade e gli scudi di plastica – che di solito completano il travestimento – non potranno entrare all’interno degli stadi qatarioti.

Tramite un suo portavoce, Kick It Out – una delle più importanti associazioni anti-razziste che operano nell’ambito del calcio – ha sconsigliato ai fan inglesi di presentarsi sugli spalti vestiti in questo modo: «Si tratta di costumi che rievocano le guerre di religione che i cristiani conducevano contro i musulmani durante il Medioevo, e quindi in alcuni Paesi islamici potrebbero apparire inappropriati. I consigli di viaggio del Ministero degli Esteri, emessi prima del torneo, hanno già invitato i fan a familiarizzare con le usanze del Qatar, e perciò incoraggiamo i fan ad adottare questo approccio». Dopo la birra, insomma, la tifoseria inglese ha perso un altro status symbol non da poco.