Ochoa alla Salernitana sembra Ochoa ai Mondiali

All'esordio in Italia, contro il Milan, il portiere messicano ha dato il meglio di sé.

Salernitana-Milan è stata indirizzata, anzi decisa, da un uno-due micidiale da parte dei rossoneri: Rafa Leão ha vissuto un’altra giornata da protagonista assoluto grazie le sue classiche sgasate, un gol e lo scatto che ha dato il via all’azione del raddoppio, tutto in pochi minuti, un quarto d’ora e la squadra di Pioli si è ritrovata sullo 0-2. Con merito, mostrando una superiorità netta. Una superiorità si è manifestata per tutto il resto della partita, ma non nel punteggio finale. E il merito è di Guillermo Ochoa, che all’esordio in Serie A ha ricordato perché si parla di lui da tanti anni, soprattutto alla vigilia della fase finale dei Mondiali, quando si ripresenta sulla scena con parate che hanno del miracoloso. Sì, forse l’uscita sul primo gol del Milan non è stata proprio impeccabile, ma rubare il tempo a Leão – a Leão in generale, e soprattutto a questo Leão – sarebbe stato difficile per chiunque. Al netto di quella giocata, per il portiere messicano parlano le statistiche: nove parate compiute fino alla fine della gara, una cifra davvero alta.

Per chi non crede nei numeri puri e duri, ci sono le immagini. Ci sono delle testimonianze video che mostrano interventi belli, difficili, alcuni addirittura straordinari. Ma andiamo con ordine: qui c’è l’uscita non perfetta in occasione del primo gol, poi inizia lo show del portiere messicano. E inizia con una grande uscita a terra pochi minuti dopo la rete di Leão, sempre sui piedi del portoghese, che si vede respingere un tiro a botta sicura. Anche Tonali, un attimo prima del secondo gol, si vede respingere una conclusione dal limite, solo che la difesa della Salernitana accorcia male sulla ribattuta e il centrocampista del Milan ha un’altra occasione. Ochoa non può far niente, non è Superman. O meglio: non lo è in quel momento. Lo diventa qui, pochi minuti dopo, su Olivier Giroud:

Da pochi passi

Su un’altra giocata meravigliosa di Rafa Leão, un colpo di tacco a occhi praticamente chiusi, l’attaccante francese si ritrova solo davanti alla porta. Lo specchio non è proprio spalancato ma la distanza è davvero ravvicinata. Il tiro è secco, Ochoa lo devia compiendo un intervento tecnicamente bellissimo, con le braccia e il busto si tuffa a coprire una parte della porta, con le gambe si allunga per andare anche nell’altra direzione. Ed è così che il pallone viene respinto, ed è così che il rimpallo premia la bravura del portiere messicano: la palla rimbalza su un suo compagno e viene disinnescata. La partita resta semi-aperta, un buonissimo Milan non va sullo 0-3, anche se lo meriterebbe.

Nella ripresa, Ochoa non viene davvero sollecitato fino a quando non deve tirare di nuovo fuori i suoi superpoteri. Siamo al minuto 82′, il Milan ha gestito con calma il pallone e il ritmo della partita, sembra poter condurre in porto la vittoria con tutta tranquillità. Anzi, in fondo meriterebbe anche il terzo gol. L’occasione arriva sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Giroud liberato per un – altro – tiro a botta sicura a pochi passi dalla linea di porta. Anche in questo caso, però, Ochoa resta in piedi fino all’ultimo istante, poi esplode sulle gambe e si abbassa quanto serve per respingere il tiro di sinistro del centravanti francese; sulla ribattuta arriva De Ketelaere, anche lui di sinistro, anche lui a botta sicura: Ochoa però è già scattato di nuovo in piedi, è già pronto a coprire la più ampia porzione di specchio di porta, a opporsi con i piedi, a togliere un rasoterra dal fondo della rete. Alla fine, la sua doppia parata vale un gol. Metaforicamente, ma anche letteralmente: sul capovolgimento di fronte, Bonazzoli trova il punto dell’1-2.

Sotto la Curva Sud, dove ci sono i tifosi più caldi della Salernitana

Basterebbero queste parate a rendere indimenticabile l’esordio di Ochoa in Serie A, nonostante la sconfitta della sua squadra. E invece il portiere messicano continua a fare ciò che sa fare meglio: blocca una conclusione debole – ma da distanza ravvicinata – di Dest, che si avvita per colpire di tacco, poi è velocissimo ad andare a terra per rendere innocua una deviazione di Radovanovic destinata a trasformarsi in autogol. Nel finale, compie un altro grande intervento in tuffo, ancora su un tiro di sinistro di De Ketelaere. La partita finisce così, Ochoa è il migliore in campo secondo tutti i siti di rilevazioni statistiche (secondo WhoScored il suo rating è addirittura di 8.1). Anche gli scettici dovrebbero essere convinti della bontà della scelta, ci sono le immagini. E di certo lo è la Salernitana, che ora ha il sostituto di Sepe, almeno fino a quando sarà infortunato. L’ex portiere del Napoli dovrà poi riprendersi il posto, dovrà convincere Nicola a schierarlo di nuovo titolare, quindi dovrà sperare che Ochoa non sia quello di oggi, quello che ogni quattro anni si presenta ai Mondiali. Altrimenti sarà una missione impossibile per lui, così come lo sarebbe per qualsiasi altro portiere del mondo.