Che cos’è questa inchiesta sul Manchester City, dall’inizio

Cosa c'è da sapere sulle accuse mosse dalla Premier League verso i Citizens.

Nelle ultime ore, il Manchester City è stato messo sotto inchiesta dalla Premier League. Al centro di queste accuse, la possibilità che il club abbia violato alcune norme finanziarie tra le stagioni 2009/10 e 2017/18. In particolare, è riportato nel comunicato della Premier, le violazioni si riferirebbero ai “ricavi, inclusi quelli di sponsorizzazione, gli aspetti correlati e i costi operativi”. Ancora: le accuse comprendono la violazione del club per quanto riguarda le regole di “sostenibilità” nelle stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18, e la possibilità che il City non soddisfacesse i requisiti finanziari Uefa dal 2013/14 al 2017/18.

Come si può immediatamente notare, le accuse risalirebbero a un periodo molto ampio, ma non recentissimo. Anzi: quella della Premier è un’inchiesta pienamente sovrapponibile a quanto la Uefa condusse qualche anno fa. Nel febbraio 2020 l’organismo europeo sospese il Manchester City dalle sue competizioni per aver violato il fair play finanziario. Quella sentenza venne poi ribaltata, cinque mesi dopo, dal Tas di Losanna, che riammesse i Citizens a partecipare ai tornei Uefa. La motivazione di questo annullamento delle sanzioni Uefa, sintetizzando, fu dovuta al fatto che “la maggior parte delle presunte violazioni non sono state accertate o sono prescritte”.

Per quanto riguarda la Premier League, le eventuali violazioni non verrebbero condonate per motivi di prescrizione. Il City, dal canto suo, oltre che dirsi sorpreso per questa inchiesta, ritiene che proprio la sentenza del Tas scagionerebbe il club da ogni accusa. In queste ore, nel frattempo, si sta molto parlando di quello che Guardiola, lo scorso maggio, disse a proposito della posizione del club in questo ambito. «Perché difendo questo club? Perché lavoro con loro. Gli ho chiesto di queste accuse, me ne hanno parlato, ho ricevuto spiegazioni e credo a quanto mi hanno detto. Gli ho anche detto: “Se mi state mentendo, il giorno dopo non mi vedrete più qui. Me ne andrò e non sarò più vostro amico”. Mi fido al cento per cento di loro ed è questo il motivo per cui difendo il club».

Molte delle accuse mosse verso il City sono le stesse che nel 2018 il giornale tedesco Der Spiegel pubblicò nell’ambito del filone “Football Leaks”. In particolare, il proprietario del City Mansour avrebbe aumentato i ricavi del club con sponsorizzazioni gonfiate, in particolare di partner degli Emirati Arabi (il City è di proprietà della famiglia reale). Allo stesso modo, per ridurre le perdite, alcuni costi sarebbero stati occultati: per esempio, ancora i documenti di “Football Leaks” chiamavano in causa Roberto Mancini, tecnico dei Citizens tra il 2009 e il 2013, che stando a queste accuse avrebbe ricevuto parte dello stipendio in vie traverse, con un contratto di consulenza con il club emiratino Al Jazira. Anche molti procuratori, secondo queste carte, sarebbero stati pagati con versamenti non dichiarati. Nascondere le uscite e aumentare le entrate, ancorché fittizie, avrebbe permesso al City di spendere molti più soldi, in particolare sul mercato, senza violare al tempo stesso le regole del fair play finanziario.

Cosa potrebbe succedere ora e cosa rischia il City nel caso in cui le violazioni fossero accertate? A questo punto dell’inchiesta, non è semplice ipotizzare, perché lo spettro delle sanzioni è molto ampio – si va da una semplice multa a una penalizzazione di punti in classifica, fino all’esclusione dal campionato. In caso di penalizzazione in classifica, anche qui è a discrezione dei giudici: potrebbe essere applicata alla stagione attuale, ma anche in modo retroattivo, sottraendo così i titoli di Premier vinti dal City in quel periodo – tre campionati in tutto. A prendere la decisione sarà un organo giudiziario indipendente presieduto da Murray Rosen, coadiuvato da tre persone. Le indagini della Premier League sul City sono durate circa quattro anni e per la sentenza verosimilmente servirà un buon numero di mesi. Ad ogni modo, stavolta il club non potrebbe appellarsi al Tas di Losanna, in quanto il tribunale non ha giurisdizione sul territorio inglese.